Troppe strade convergono su via Chieppara: una rotatoria potrebbe risolvere i problemi

L'area di via Chieppara
ADRIA - La viabilità di via Chieppara, la porta d’ingresso sud della comunità del Groto, è destinata a cambiare aspetto. Ai piedi del ponte mobile...

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ADRIA - La viabilità di via Chieppara, la porta d’ingresso sud della comunità del Groto, è destinata a cambiare aspetto. Ai piedi del ponte mobile sul Canalbianco che collega il centro città con l’area commerciale di piazzale Rovigo e la zona degli impianti natatori, potrebbe nascere una rotatoria. «Abbiamo presentato un progetto - spiega il sindaco Omar Barbierato - ed abbiamo partecipato ad un nuovo bando regionale. L’obiettivo è quello di ottenere dei finanziamenti pubblici al fine di migliorare la rete viaria comunale. Questo nodo d’asfalto collega siti a valenza paesaggistico-naturalistica, di interesse storico, artistico, religioso e di valenza turistica. Il bando, se andrà in porto, ci permetterà di realizzare una rotatoria in via Chieppara». «Si tratterebbe - specifica l’assessore ai Lavori pubblici Marco Terrentin - di trasformare in rotatoria l’incrocio dove confluiscono ora via Chieppara, viale Giuseppe Cordella e via Francesco Nisotti. La nuova viabilità agevolerebbe l’accessibilità verso il Museo archeologico nazionale, verso l’argine del Canalbianco, dove si snodano i percorsi ciclopedonali di forte valenza turistica, verso la nuova area per la sosta dei camper e verso il centro storico».



SICUREZZA

«L’intervento consentirebbe di migliorare la viabilità del quartiere - puntualizza il consigliere con delega alla mobilità Enrico Bonato - risolvendo le problematiche legate all’elevato numero di strade che confluiscono in quell’incrocio ed alle caratteristiche dello stesso. La situazione attuale crea continue situazioni di incertezza a veicoli, ciclisti e pedoni. Una rotatoria metterebbe in sicurezza sia il traffico veicolare che, e soprattutto, quello ciclopedonale con percorsi protetti. La rotonda servirebbe anche a far ridurre la velocità sul tratto stradale dal ponte Chieppara fino al semaforo, rendendolo più sicuro». 
Tra i requisiti per partecipare al bando regionale, la presentazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica per il miglioramento della mobilità e un cofinanziamento da parte del Comune di Adria. L’opera, in fase di adesione al bando, non necessita di copertura di spesa da parte delle casse comunali e nemmeno di un inserimento nel Piano delle opere pubbliche, come previsto dalla normativa vigente.

PERPLESSITÀ

Qualcuno però ha già bollato l’operazione come inutile, visto lo spazio ristretto e poichè verrebbe costruita ai piedi di un ponte; soluzione migliore sarebbe - per alcuni - una rotatoria dopo il cavalcaferrovia, all’incrocio tra via Emanuele Filiberto e la regionale Adria-Cavarzere. 

«I bandi - replica Bonato - sono opportunità da cogliere, soprattutto un periodo in cui sono pochissimi i soldi a disposizione dei Comuni per la realizzazione di opere. I bandi hanno delle regole e dei criteri per l’attribuzione di punteggi. I progetti vengono studiati per cercare di ottenere il punteggio più alto per massimizzare la possibilità di ottenere il finanziamento. Prima di giudicare un progetto bisognerebbe conoscere i contenuti del bando».
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Il Gazzettino