Automobilisti ostaggio del passaggio a livello: ma il treno era già passato

Adria. Automobilisti ostaggio del passaggio a livello: ma il treno era già passato
ADRIA (ROVIGO) - Viabilità ancora sotto accusa a Baricetta. Ennesima giornata calda sul fronte delle barriere ferroviarie. Ieri mattina la comunità frazionale...

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ADRIA (ROVIGO) - Viabilità ancora sotto accusa a Baricetta. Ennesima giornata calda sul fronte delle barriere ferroviarie. Ieri mattina la comunità frazionale è stata letteralmente tagliata in due per oltre 20 minuti, dalle 10.30 alle 10.50, a causa delle sbarre abbassate. Il tutto mentre dall'altra parte dell'abitato, a causa del passaggio di una imbarcazione, anche il traffico su gomma all'altezza della conca sul Canalbianco, era bloccato.


«E dire che il convoglio era già transitato - spiega un automobilista che ha segnalato situazione -. Io ho atteso una decina di minuti e poi ho fatto inversione. Ho provato a passare per l'abitato di Valliera ma anche qui le barriere ferroviarie erano abbassate. Non si può convivere con questa situazione nel terzo millennio. Siamo proprio tagliati fuori dal mondo. Vi lascio immaginare cosa può essere successo in quei frangenti, in una strada stretta, con la coda che arrivava fino a Cicese o alla chiesa, con auto e camion che tentavano di girarsi per cambiare direzione di marcia. Per non parlare poi dei motori acceso per riscaldare gli abitacoli».

ROVIGO-CHIOGGIA

Il tratto interessato è sempre lo stesso, la linea ferroviaria Rovigo-Chioggia, già oggetto di molteplici interpellanze, interrogazioni e di mozioni votate all'unanimità dal consiglio comunale. Con quei documenti si incaricava il Comune di farsi interprete, presso gli organi competenti, siano essi Provincia, Regione, Sistemi Territoriali, Ferrovie dello Stato, affinché si intervenisse sulla strada ferrata in questione se non per eliminare il passaggi a livello, quanto meno per ridurre in maniera considerevole le soste alle due passaggi a livello di vi Mezzana e via Einaudi. Qui la ferrovia divide in due la frazione, via Einaudi da una parte e via Cicese d'altra, con continue soste dai cinque ai sette minuti e dai 15 ai 18 ed a volte più, che creano innumerevoli disagi non solo agli abitanti ma anche a chi deve transitare per il paese. A tutto ciò si deve aggiungere il fatto che gli orari dei treni non sono sempre gli stessi, come i passaggi sulla conca, che gli automezzi sostano quasi sempre con il motore acceso e che, da ambo i lati della strada esistono case abitate con inevitabile inquinamento atmosferico ed acustico. 
Guido Fraccon  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino