Polemica ad Adria: Mussolini è ancora cittadino onorario, mai cancellata l'onorificenza del 1924

Mussolini al balcone di Palazzo Venezia
ADRIA (ROVIGO) - «È solo un’operazione di facciata». La politica locale, all’indomani della scoperta che Benito Mussolini è ancora...

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ADRIA (ROVIGO) - «È solo un’operazione di facciata». La politica locale, all’indomani della scoperta che Benito Mussolini è ancora cittadino onorario di Adria accoglie molto tiepidamente la proposta del sindaco Omar Barbierato di togliere al Duce  la cittadinanza che gli fu conferita il 22 maggio del 1924. Furono molte, infatti, le città che in quei giorni si comportarono come Adria.

Il 24 maggio ricorreva l’anniversario della prima guerra mondiale, ma soprattutto si insediava il nuovo Parlamento eletto con la legge Acerbo. Anni fa la questione fu posta all’attenzione del Governo affinché fosse approvata una legge in cui si stigmatizzava il mancato annullamento da parte di diversi Comuni dell’onorificenza conferita al capo del fascismo durante il ventennio. Si proponeva una legge che obbligasse le municipalità a toglierla, scelta in linea con la Costituzione repubblicana ed antifascista. 
«È una operazione di facciata - commenta Sandro Gino Spinello - la cui storia politica parla da sola - e la storia non si rimuove. Il quel contesto concedere la cittadinanza era estremamente di moda. Ricordo, in senso contrario ad esempio che Gavello voleva invece aderire alla Repubblica dei Soviet. Oggi, più che atti eclatanti, forieri di polemiche, bisognerebbe lavorare per ricreare una vera cultura antifascista che va ricercata in termini culturali». 
SEGNALI STRISCIANTI
Innegabile per lui un in questo periodo un ritorno, anche strisciante, del neo fascismo. «Ciò deve preoccuparci - dice -. Lo vediamo negli stadi, tra i no vax e in altre situazioni. Ero contrario anche quando volevano togliere il nome di Oriana Fallaci o di Stalingrado da alcune vie». Spinello guarda a quanto è stato fatto. «Adria è stata antesignana nel rimuovere i richiami al Fascismo, a partire dalle vie - spiega -. Ma strade che erano entrate nell’immaginario collettivo, come riviera Roma, sono state lasciate. Siamo inoltre la comunità con più vie dedicate ai partigiani». Lancia una proposta al Comune.


LA PROPOSTA
«Palazzo Tassoni dovrebbe invece proporre convegni e borse di studio per indagare su quel periodo storico e su perché il Fascismo trovò terreno fertile tra le masse», conclude.


«Adria ha problemi più importanti di questi. È una operazione di facciata. Parliamo invece di lavoro, di infrastrutture e altro», sottolinea Paolo Baruffaldi (Lega). «Tra le tante bellissime, ingegnosissime e utilissime cose che il sindaco si inventa - puntualizza invece Giorgia Furlanetto di Fratelli d’Italia - l’ultima è togliere la cittadinanza onoraria a Mussolini. E confida sul fatto che tutto il consiglio voti all’unanimità questa proposta. Queste sono le priorità di Barbierato. Che ci rimanga male se non passa all’unanimità? Mi chiedo se verrai mai il giorno in cui farà una proposta utile per la città?». «Io lascerei tutto com’è -commenta Wander Furlan, espressione dell’autonomismo veneto -. Si tratta di una situazione cristallizzata ormai. Non l’ha fatto neppure Bologna». «Cancellare la storia non è mai un bel segno», sottolinea l’ex parlamentare Luca Bellotti.  «Quando un sindaco ricorre a operazioni di facciata come questa o al taglio di nastri o al conferimento di attestati vuol dire che la sua politica è fallita. Se con tutte le amministrazioni di vera sinistra che hanno amministrato Adria dal dopoguerra a oggi nessuna ha perso tempo con questa operazione e invece questi cosiddetti civici invece lo stanno facendo vuol dire sono arrivati al fondo del barile», commenta un cittadino.
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Il Gazzettino