Tenta di interrompere la macellazione degli animali con rito mussulmano: interviene la Polizia

Capre in attesa di essere macellate a Cavanella
ADRIA - «Questa è una vera e propria vergogna. In questa frazione una volta all’anno vengono sgozzati e scuoiati animali in occasione della Festa del...

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ADRIA «Questa è una vera e propria vergogna. In questa frazione una volta all’anno vengono sgozzati e scuoiati animali in occasione della Festa del sacrificio della comunità mussulmana”. Diretta Facebook e sit in di protesta, ieri, a Cavanella Po, di Gabriella Gibin, presidentessa della Commissione tutela diritti degli animali della Provincia di Rovigo e delegata Lai. «Mi dicono - indica Gibin - che hanno tutti i permessi in regola, ma non me li vogliono far vedere. Le forze dell’ordine non mi fanno entrare, né avvicinare al luogo dove avvengono le macellazioni, di proprietà di un pastore locale. Non mi arrendo e andrò fino in fondo». 



IL SACRIFICIO

In questi giorni la comunità mussulmana celebra la Festa del sacrificio, la Eid al Adha, ricorrenza annuale che cade nel mese consacrato al pellegrinaggio nei luoghi santi dell’Islam. Commemorano inoltre l’impegno del profeta Abramo a sacrificare il figlio Ismaele a Dio e il sacrificio sostitutivo compiuto su un montone. Il sacrificio rituale di un animale - una capra, una pecora o un bovino - mediante sgozzamento è un elemento tipico della celebrazione tanto che in tutta Europa sono previste delle deroghe alle normali norme della macellazione (ve ne sono pure per rituali ebrei.



MACELLO “MODULARE”

A Cavanella da anni un pastore, per conciliare il rituale religioso mussulmano e le norme igienico-sanitarie italiane sulla macellazione degli animali, ha deciso di investire in un macello “modulare”. A suo tempo, quando gli islamici hanno cominciato ad essere presenti in modo stabile sul territorio, il pastore è stato uno dei loro primi fornitori di animali per la festa; ma non essendoci strutture organizzate, i fedeli, a quanto pare, si affidavano al fai da te. Una volta acquistati gli animali, li uccidevano secondo i loro dettami, dove capitava. Così il pastore, tre anni fa, ha deciso di acquistare un macello “modulare” nel quale si potessero eseguire, sotto controllo dell’Ulss - i veterinari erano presenti anche ieri mattina - particolari tipi di macellazione. 


L’uccisione degli animali avviene senza stordimento, ma con il taglio della giugulare che provoca anossia al cervello nel giro di tre secondi. «Ho già contattato l’onorevole Vittoria Brambilla - conclude Gabrielle Gibin - per fare luce su questa situazione».
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Il Gazzettino