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ADRIA (ROVIGO) - La comunità di Fasana chiede maggior sicurezza. «L'aumento dei tentativi di furti ad Adria e paesi limitrofi, in un periodo economico difficile, ci preoccupa non poco - commenta a nome di un gruppo dei residenti l'ex consigliere comunale Gino Donà -. Più ci avviciniamo alle festività natalizie, più aumentano questi episodi e i tentativi di effrazione nelle abitazioni. Dobbiamo ringraziare le forze dell'ordine che quotidianamente monitorano la nostra piccola comunità ma ci sentiremo più sicuri se fosse installato un sistema di videosorveglianza. Basterebbero due telecamere per tenere sotto controllo gli ingressi della frazione. A onor del vero delle telecamere ci sono, ma inquadrano e monitorano solo l'area del centro civico».
VIDEOSORVEGLIANZA
Un progetto per installare i varchi nella frazione sarebbe ancora presente nei cassetti del Comune di Adria secondo Donà. «Erano previste due postazioni di sicurezza - ricorda - una lungo l'ex strada provinciale 79, prima di entrare in paese, ed un'altra in località Passetto, lungo la Sp 45. L'operazione nel suo complesso prevedeva un sistema di 14 varchi su tutto il territorio comunale». Per Donà la richiesta è in linea con quanto sta accadendo negli ultimi giorni in città, ad Adria, sotto scacco da una nuova recrudescenza degli episodi malavitosi che da circa quindici giorni sembrano non concedere tregua. Un film già visto.
«Le telecamere servirebbero per monitorare il passaggio di vetture sospette che transitano a passo duomo per il paese quasi a studiare i possibili bersagli» conclude, facendo presente che la maggior parte dei residenti di Fasana sono anziani.
AREE PRESE DI MIRA
Sono state visitate più volte via Malfatti e l'area nei pressi di via Arzeron. Tre in questo caso le abitazioni visitate. Ad agire soggetti di nazionalità straniera. La tecnica è sempre quella: finestre o portoncini d'ingresso forzati. Sconcerto e rabbia nei residenti che vedono purtroppo vanificato il lavoro delle Forze dell'ordine di garantire la sicurezza. I colpi, inoltre, sarebbero stati messi a segno da soggetti esperti. Colpi sicuramente studiati a tavolino, annotando meticolosamente le mosse dei proprietari. Nulla sembra intimorire i ladri che riescono a entrare anche all'interno di condomini con estrema facilità. I bottini in alcuni casi sarebbero stati cospicui, ma nella maggior parte dei casi, molto magri. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino