ADRIA - È stato falciato mentre usciva dalla sua macchina dopo aver parcheggiato. Preso in pieno e sbalzato a terra sull’asfalto, dove ha sbattuto con violenza...
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TRAVOLTO
Il punto dove è successo è pericoloso. Pericolosissimo: via Peschiera. Una delle principali strade d’accesso nel centro di Adria, quella privilegiata per chi arriva da Rovigo e svolta a destra al semaforo. Che, una volta superato il passaggio a livello, curvando, si biforca con via Malfatti. Ed è proprio a ridosso del bivio che l’uomo, un 42enne del posto, è stato investito, proprio davanti al bar che prende il nome della strada. Sembra si fosse fermato per andare a comprare un pacchetto di sigarette.
L’INCIDENTE
Erano circa le 18.40. Non c’era nebbia, ma in quel punto, realmente c’è poca visibilità, anche perché la recinzione di una casa che sorge proprio all’incrocio con via San Pietro basso crea una sorta di primo angolo cieco, tanto che chi conosce la strada, quando passa di lì, limita di parecchio la velocità, anche se non ci sono cartelli espliciti, ma solo due segnali di pericolo, uno che segnala la curva pericolosa a destra e uno che segnala l’attraversamento pedonale, 100 metri prima. L’illuminazione è scarsa.
URTO VIOLENTISSIMO
L’impatto fra l’auto, una Fiat Panda color vaniglia, e il pedone è stato violentissimo. Il 42enne è stato colpito in pieno tanto da essere prima sollevato in aria dal colpo con il paraurti, quindi ricaduto contro il parabrezza dell’auto, mandandolo in frantumi, infine è piombato sull’asfalto, proprio sulle strisce, anche se sarebbe stato colpito qualche metro prima.
Al volante dell’auto, un uomo di mezza età, adriese, che non è riuscito a frenare in tempo per evitare l’impatto. La sua Panda si è fermata subito dopo le strisce. Lui è sceso, sotto choc. Proprio su una delle strisce bianche dell’attraversamento pedonale, la rossa e inquietante chiazza di sangue del ferito. Sul luogo del grave incidente sono intervenuti i carabinieri, che hanno provveduto a chiudere al traffico la strada per il tempo necessario ai rilievi. Nessuno sembra aver visto nulla. Anche per questo le misurazioni dei militari risulteranno fondamentali per la precisa ricostruzione della dinamica. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino