ADRIA È caccia alle streghe ad Adria. La comunità del Groto si è trasformata in una novella Salem, la città americana tristemente famosa per una serie...
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IL BOLLETTINO
Secondo il bollettino dell’Ulss 6 Euganea, il 29 giugno si è effettivamente presentata al pronto soccorso di Monselice una donna con vomito, febbre e diarrea. Sottoposta a tampone è risultata positiva al virus, ma si è rifiutata di fornire ulteriori notizie sui contatti avuti nei giorni precedenti. La proprietaria avrebbe contratto il Covid-19 per essere entrata in contatto con un uomo positivo del Vicentino. Il contagio sarebbe partito da una carpenteria meccanica di Pojana Maggiore, di cui il titolare, al rientro dalla trasferta in Serbia il 25 giugno, dopo qualche giorno si è sentito male. Colpito da sintomi respiratori, il 28 giugno si è recato in ospedale per una visita: sottoposto a tampone è risultato positivo. L’imprenditore però non solo ha rifiutato il ricovero, ma non ha rispettato l’isolamento.
IL SINDACO
Ha cercato di rassicurare tutti il sindaco Omar Barbierato: «Ho contattato - ha detto - il direttore generale dell’Ulss 5 Polesana Antonio Compostella e ho sentito il Servizio Igiene e Sanità Pubblica sia di Rovigo che di Padova: non risulta che alcuna persona che lavora in una profumeria adriese sia venuta a contatto con persone positive del focolaio vicentino, non si registrano dunque nuove positività. Mi auguro che il presidente Zaia faccia chiarezza sul focolaio di Vicenza. Ad Adria, e non solo, si è creata da subito grande preoccupazione».
LE REAZIONI
Nonostante Barbierato quasi in tempo reale abbia cercato di rispondere ai dubbi ed alle preoccupazioni dei propri concittadini, sabato mattina, giorno di mercato si respirava un’aria da processo alle streghe ad Adria. Molti i curiosi che si erano fatti più di qualche “vasca” lungo l’asse centrale della città per spiare dentro le profumerie mentre davanti ai bar le illazioni e i pettegolezzi si sprecavano. Qualcuno, addirittura a voce alta, per dimostrare a tutti di essere ben informato, azzardava tanto di nomi e cognomi. C’è stato chi la notizia l’ ha presa con filosofia come Sandra Boccato di Baricetta: «Da quello che ho compreso io la signora è risultata positiva al virus, ma la profumeria è gestita dalla commessa, quindi da quello che ho capito, noi possiamo essere tranquilli. Almeno lo spero». Più di qualcuno però, anche sul profilo social del sindaco, ha chiesto chiarezza. «Come cittadini - commenta l’ex assessore Patrizia Osti - ci aspettiamo ulteriori chiarimenti: è una notizia, inutile negarlo, che ci destabilizza. Ritorna la paura». Sabrina Guarnieri de “Il pozzo dei desideri” sottolinea: «Se fossi la proprietaria di una delle profumeria in città - dice - non mi piacerebbe vedermi il negozio svuotato dal terrore misto a ignoranza dovuto a un annuncio. Il risarcimento danni per i mancati guadagni a chi bisogna chiederli? Confido nell’intelligenza delle persone».
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Il Gazzettino