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ADRIA - I ladri di biciclette, ma non solo quelli, tornano a colpire con l’avvento dei primi caldi. Nelle ultime settimane, infatti, i furti di due ruote hanno avuto una aumento esponenziale. Dal catorcio alla due ruote di marca, passando anche per le bici da bambino o ragazzo, questi mezzi di locomozione sono a rischio. L’entità del fenomeno dimostra che ci potrebbero essere ladri specializzati, ben attrezzati ed organizzati. Non stiamo parlando della ex band musicale di Paolo Belli o del capolavoro del neorealismo di Vittorio De Sica ma di ladri veri e propri.
EPISODI PREOCCUPANTI
Due biciclette sono state rubate nelle prime ore del pomeriggio in viale Maddalena. Altre, poche ore dopo, in altri quartieri cittadini. C’è poco da fare. Se ti rubano il velocipede la denuncia del furto sarebbe d’obbligo ma la possibilità di tornarne in possesso è pari a zero. Così molti preferiscono non denunciare magari sperando di ritrovarla abbandonata dopo qualche giorno e inserita sugli annunci delle cose smarrite curati dalla Polizia Locale. «Se tutti coloro che hanno subito un simile furto denunciassero la cosa si potrebbero conoscere i numeri reali del fenomeno e si potrebbero mettere in campo le contromosse per vera e propria piaga - commenta Wander Furlan, vittima del furto di una due ruote qualche giorno fa in via San Pietro -, ma visto che la maggior parte della gente non lo fa, ammetto che anch’io non ho sporto denuncia». Furlan precisa inoltre di non aver chiuso la bicicletta con il lucchetto. «Sono entrato ed uscito - sottolinea - e la bicicletta non c’era più. Non è tanto per il valore, quanto per il senso di frustrazione che ti assale in quel momento. Parlando con altre persone, sono venuto a conoscenza che, nonostante fossero state chiuse con la catena o con il lucchetto, parecchie nell’ultime tre settimane sono sparite».
LADRI ATTREZZATI
Girano con un tronchese - commenta un sessantenne -, lo sanno tutti e tutti sopportano, ma nessuno se ne cura.
Il Gazzettino