Addio a Giorgio Bortolato, l'ingegnere "papà" dei vaporetti Actv

Giorgio Bortolato,, ex dirigente e progettista di Actv
VENEZIA - «Era una persona vicina a tutti, a cui piaceva godere la vita. Sempre insieme a mia madre, mancata quattro anni fa, e a noi figli e amici». Così...

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VENEZIA - «Era una persona vicina a tutti, a cui piaceva godere la vita. Sempre insieme a mia madre, mancata quattro anni fa, e a noi figli e amici». Così Andrea ricorda il padre, Giorgio Bortolato, storico progettista ed ex direttore generale dell’Actv, mancato venerdì sera all’età di 84 anni per cause naturali. Nato nella città d’acqua nel 1938, nel sestiere di Santa Croce, dopo la pensione si era poi trasferito a vivere a Mogliano. Da ufficiale di Marina – come ricordato dal figlio, anch’egli ingegnere navale impegnato nella società di progettazione “Innave” fondata nei primi anni Novanta proprio dal padre – passò alla progettazione della prima classe di sommergibili Enrico Toti nell’Italia del dopoguerra. In seguito, Bortolato ha lavorato presso i cantieri Breda – oggi Fincantieri – per poi approdare, nel 1975, nell’azienda di trasporto pubblico veneziano Actv. È alla fine degli anni Ottanta che l’ingegnere, assieme al collega Silvio Zanus, realizza il primo vaporetto completamente elettrico della flotta. «L’E1, in funzione ancora oggi», aggiunge il figlio, ricordando inoltre come l’intera flotta Actv sia stata «praticamente tutta da lui progettata. Dagli Settanta fino ai Novanta». 


 

FAMIGLIA DI INGEGNERI


Una famiglia, quella dei Bortolato, fortemente ancorata al mondo dell’ingegneria, a cominciare da Angelo, nonno di Giorgio, anche lui ingegnere elettrico e al quale si deve la progettazione della prima elettrificazione del tram, avvenuta nel lontano 1904. Come testimoniato da un vecchio articolo de “Il Gazzettino” dell’epoca che riportava l’esecuzione – superata senza alcuna difficoltà – della prova di collaudo della tranvia San Giuliano - Mestre, in seguito divenuta San Giuliano - Mestre - Treviso, con il treno guidato proprio dall’ingegner Angelo Bortolato. A continuare la tradizione di famiglia pure l’altro figlio, Guido, fratello di Andrea, ingegnere anche lui. «Tra gli episodi che fanno capire che persona fosse mio padre, c’è quello di quando lui stesso portò in regalo una bottiglia di Schioppettino al sindaco di Mogliano di allora, Azzolini, una volta eletto nel 2006», racconta Andrea, riportando anche il ricordo legato allo scudetto vinto dal nipote, Alberto Ciccio Vianini, con la Benetton Basket nel 1992. In quell’occasione il padre preparò per tutta la squadra la sua apprezzatissima zuppa di pesce. L’ultimo saluto sarà mercoledì, alle 10, nel Duomo di Mogliano. 

 

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Il Gazzettino