TRIESTE - Il Sole è a un passo dal 'letargo' perché è da oltre un mese senza macchie: sta raggiungendo l'attività minima del suo ciclo di...
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Tuttavia letargo non vuol dire completa calma per il Sole: in questa fase si formano «estesi e persistenti buchi coronali» che sono regioni che sembrano più scure perché emettono meno radiazioni X e ultraviolette e che sono capaci si scagliare nello spazio raffiche veloci di vento solare, ossia il flusso di particelle emesse dal Sole. Se colpiscono la Terra, queste raffiche possono innescare "aurore polari, tempeste geomagnetiche e modifiche nella fascia dell'atmosfera chiamata ionosfera che influenzeranno la propagazione delle onde radio». Inoltre quando il Sole ha un'attività minima il vento solare è meno denso «come già indicano le misure dei palloni in stratosfera" e non 'scherma' come al solito il Sistema Solare dai raggi cosmici fatti di particelle molto energetiche. Di conseguenza, queste particelle riescono a penetrare più facilmente nel sistema solare e se colpiscono la Terra possono creare problemi ai satelliti e ai sistemi di comunicazione». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino