Actv, caos trasporti a Venezia: segnalazioni e proteste per ritardi, affollamento e numerose corse saltate

Actv, caos trasporti a Venezia: segnalazioni e proteste per ritardi, affollamento e numerose corse saltate
VENEZIA - Segnalazioni quotidiane di affollamenti, corse saltate, ritardi. È ormai uno stillicidio quotidiano quello dei passeggeri del trasporto pubblico, ai quali non...

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VENEZIA - Segnalazioni quotidiane di affollamenti, corse saltate, ritardi. È ormai uno stillicidio quotidiano quello dei passeggeri del trasporto pubblico, ai quali non interessa se i disservizi siano imputabili ai lavoratori o all'azienda. Per loro conta che per spostarsi ad esempio dalla Giudecca o dal Lido, ci si metta il doppio del tempo che si impiegava quando tutto funzionava. E così fioccano le segnalazioni. Come quella di Marta Schiavinato, che ha ripreso col cellulare anche l'assembramento che ha trovato domenica primo agosto alle 22 sulla linea 1 Rialto-Tronchetto: «È una situazione di affollamenti inaccettabile, specie in questo periodo storico- spiega - Le foto che ho scattato sono a bordo della linea 1 ma non cambia di molto per altre linee e altri orari».


Altre segnalazioni poi riguardano i cosiddetti ritardi programmati, vale a dire corse sfasate anche di 10-15 minuti rispetto all'orario indicato. A farne le spese, sono un po' tutti. E c'è anche chi fa le spese delle code per il ferry al Tronchetto. È il caso di due passeggeri che hanno prenotato un posto auto per il ferry boat ma non sono riusciti a salire. Così non solo hanno perso la corsa per il Lido ma ci hanno rimesso pure i soldi perché l'Actv non ha rimborsato loro la corsa. Eppure, a quanto raccontano i due, non è stata colpa loro se non sono riusciti a salire sul ferry delle 18.20 di venerdì scorso. E non è un caso isolato dato che il problema che li ha fatti restare a terra riguarda tutti i viaggiatori: in buona sostanza «purtroppo, per un cartello con scritto prenotati messo a ridosso del casello e invisibile dalla coda di auto che occupavano tutto il piazzale, abbiamo dovuto aspettare il ferry successivo». E quel cartello, giallo con scritte nere, effettivamente è ancora sempre allo stesso posto nei giorni in cui si è fortunati e c'è abbastanza personale per aprire un casello solo per i prenotati, altrimenti di solito devono fare la coda come tutti gli altri che arrivano all'ultimo momento. È davanti al casello centrale con una freccia nera che indica il varco a fianco a sinistra, ma effettivamente chi è in coda non lo può vedere perché è nascosto dalle altre auto e dai furgoni. «Alla nostra richiesta di spiegazioni (ore 18:01) la signora addetta al casello ci ha risposto che alle 18:02, per regolamento, deve bloccare l'imbarco, anche se prenotato. Eppure eravamo arrivati prima delle 18, e abbiamo dovuto recarci a piedi al casello per chiedere delucidazioni. Morale della favola, la prima prenotazione fatta e pagata non ci è stata rimborsata né trasferita alla corsa successiva che abbiamo dovuto aspettare per 50 minuti». La coppia suggerisce all'Actv di mettere un cartello più grande e in una posizione che possa essere visto da tutti, altrimenti è perfettamente inutile: «Sarebbe sufficiente ad eliminare gli ingorghi, soprattutto in questo periodo di ferie, e a dare un servizio corretto e puntuale agli utenti». (e.t.) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino