VENEZIA - Tornano dalla "Su e Zo per i ponti" e vengono multati sul tram: una bella giornata rovinata da una sanzione per aver dimenticato di bippare...
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La ragazza domenica ha partecipato alla corsa in compagnia del fratellino e di un amico di quest'ultimo (accompagnato dalla madre): ma al ritorno a Piazzale Roma la fretta ha giocato loro un brutto scherzo. «Io ho sempre viaggiato con l'abbonamento essendo studentessa laureanda - scrive S. P. - questo è il primo mese che non rinnovo perchè mi muoverò in bici; ho caricato, quindi, un carnet di biglietti sul mio imob. Mio fratello, invece, ha rinnovato il suo con 5 biglietti (in vista dei viaggi). Non era nostra intenzione evadere o fregare il Comune. Quando sono saliti i controllori non siamo scesi né timbrato all'ultimo minuto, ignari di quanto stava per accadere. Abbiamo consegnato le tessere al controllore donna, spiegandole la nostra buona fede e chiedendole comprensione per il ritardo».
Ma la dipendente Actv applica ai tre la sanzione, per un totale di 184,80 euro. «Abbiamo notato molta arroganza e menefreghismo soprattutto dopo averle detto che abbiamo spese universitarie (io) e difficoltà economiche (la mia amica), 3 maxi multe ci sembravano eccessive». Gli altri viaggiatori cercano di prendere le loro difese, invano. Actv dichiara che il controllore «ha fatto il suo lavoro, e le regole valgono per tutti».
«Mi è capitato di vedere persone scendere di corsa dai mezzi - riprende la giovane - evitare di salirci quando vedono i controllori. Ho visto persone che non danno documenti e nemmeno i propri dati; ho cercato di aiutare due ragazzi che sull'autobus Actv con destinazione Aeroporto rischiavano di prendere una sanzione per avere il biglietto dell'Atvo; ed ho incontrato controllori che passavano l'imob al momento, quando le persone avevano il biglietto». Come a dire, talvolta le eccezioni esistono e non in tutti i casi viene applicata la stessa severità.
Il Gazzettino