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VENEZIA - La presenza delle guardie giurate agli imbarcaderi è stata salutata in molti modo coloriti dentro e fuori il Consiglio comunale, ma per il sindaco e per Actv queste non si possono togliere perché in questo periodo è in ballo la sicurezza di passeggeri e dipendenti dell'azienda. Quando poi, come ieri, esplodono i primi veri caldi torridi, gli animi fanno presto a irritarsi e potrebbero verificarsi delle liti accese all'attesa dei mezzi.
GUARDIE
«Le guardie - ha raccontato il direttore generale di Avm, Giovanni Seno - dicono che il loro lavoro per lo più consiste nell'impedire ai residenti di salire per l'uscita, ma se il Consiglio comunale mi dice che vanno tolte le tolgo domattina». Cosa che non è accaduta, perché non c'erano i numeri per una decisione del genere. Il tema delle entrate dall'uscita è molto sensibile poiché, soprattutto quando ci sono tanti turisti, l'idea del mi so venessian e me imbarco può prendere il sopravvento e se ci sono altri veneziani nella fila dietro la catenella può accadere (e in passato è accaduto) che si arrivi agli insulti o alle mani.
Ecco ora i numeri snocciolati dall'azienda per spiegare le difficoltà attuali nell'erogare un servizio estivo normale.
INCASSI E MANUTENZIONI
«Sono mancati nel 2020 85 milioni di incassi - ha aggiunto - e ne prevediamo 74 in meno per quest'anno.
LA VERTENZA
E veniamo alla vertenza, che ha i suoi prossimi appuntamenti le assemblee sindacali di martedì 22 (9-30-11.30 e 14.30-16.30) al Tronchetto per quanto riguarda il personale di navigazione, il giorno seguente, con stesso orario, invece per il personale automobilistico nel piazzale esterno Pertini. Questo perché l'ipotesi di accordo presentata dall'azienda non è stata sottoscritta dai sindacati, visto che non la ritengono soddisfacente e chiedono il parere dei lavoratori. D'altro canto, però, l'azienda ha fatto sapere che questo è il punto massimo a cui si potrà arrivare. Nel documento non sottoscritto dai sindacati si dice che per ciò che riguarda il turnover, cioè l'assunzione di dipendenti che vadano a sostituire i pensionamenti o le uscite dei lavoratori, l'azienda vuole procedere «anche con contratti stagionali e/o a tempo determinato, nonché altre forme contrattuali flessibili, in sostituzione del personale andato in quiescenza dal 1 gennaio 2022». Fermo però restando l'aspetto della sostenibilità economica, come si precisa di seguito: «Ciò dovrà essere comunque pienamente compatibile con le condizioni di equilibrio economico/finanziarie del gruppo Avm». Per quello che riguarda invece gli attuali conducenti a tempo determinato (50 appartenenti ad assunzioni avvenute nel 2019-20) sarà proposta l'assunzione a indeterminato, sebbene i sindacati abbiano più volte affermata l'esigenza di intervenire con almeno un centinaio di innesti oltre alla forza lavoro oggi disponibile.
Michele Fullin
Tomaso Borzomì
Il Gazzettino