Actv, 5 milioni di passeggeri in meno: calano biglietti locali e abbonamenti

Actv, 5 milioni di passeggeri in meno: calano biglietti locali e abbonamenti
VENEZIA - Tutti abbiamo visto i vaporetti pieni per buona parte dell'anno. Mezzi talmente carichi di turisti da scoraggiare l'imbarco, soprattutto in certi pontili e in...

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VENEZIA - Tutti abbiamo visto i vaporetti pieni per buona parte dell'anno. Mezzi talmente carichi di turisti da scoraggiare l'imbarco, soprattutto in certi pontili e in certi periodi. I numeri, tuttavia, dicono che le cose non stanno così e che una certa fenomenologia cela una sostanza di ben altra natura. I conteggi fatti da Actv tra gennaio e fine ottobre evidenziano un calo di ricavi evidente rispetto allo stesso periodo del 2019, corrispondente a cinque milioni di passeggeri in meno.


Per l'azienda questo solo dato dovrebbe essere sufficiente a mettere a tacere coloro i quali hanno parlato nel corso di quest'anno di guadagni favolosi sulla navigazione e cose del genere. In realtà, i conti tengono solo grazie alla manovra tariffaria sul ticket turistici effettuata alla fine del 2022, quella che portò il biglietto singolo da 7.50 a 9 euro e 50.


BIGLIETTI E ABBONAMENTI
Il valore cumulato dei ricavi tariffari nel servizio di trasporto pubblico in ambito urbano e extraurbano al 31 ottobre relativamente ai biglietti ordinari venduti ai residenti è in flessione del meno 16% passando da 19,8 milioni a 16,8 milioni di euro. Anche gli abbonamenti hanno registrato una flessione pari al 5% (dai 28,8 milioni a 10/2019 a 27,4 milioni a 10/2023). Segno che una parte di chi aveva smesso di rinnovare l'abbonamento durante il covid, ha continuato a rinunciarvi.
Sui biglietti senza VeneziaUnica, dedicati ai turisti, la flessione è dell' 11% (da 89,7 milioni di ottobre 2019 a 79,5 milioni dello stesso mese di quest'anno), al netto della manovra tariffaria che nello stesso periodo del 2023 vale circa 19,4 milioni di incassi.
La stima del corrispondente decremento a livello di passeggeri trasportati (valutato il moltiplicatore del numero di viaggi per singolo titolo) evidenzia oltre 5 milioni di viaggi/passeggero in meno rispetto al 2019.
Particolare preoccupazione in Actv desta il dato relativo alla clientela locale, che vede un calo del volume di biglietti e abbonamenti nonostante l'effetto traino del bonus trasporti.


EVASIONE BASSA
«E non si può dire che ci sia evasione sulla bigliettazione - commenta il direttore generale del gruppo Avm, Giovanni Seno - che è sempre fissa intorno al 3 per cento. L'instabilità della domanda conferma sostanzialmente la bontà della strategia intrapresa da azienda e proprietà tanto nella gestione delle relazioni industriali quanto nella spinta degli investimenti su sostenibilità e innovazione».
Anche per l'assessore alle Partecipate, Michele Zuin, la pandemia ha cambiato l'uso del mezzo pubblico, con un'indubbia modifica delle abitudini di spostamento.
« Il Comune insieme all'azienda continuerà la sua azione volta ad offrire un servizio di trasporto sempre più efficiente e di qualità - ha aggiunto Zuin - abbiamo immediatamente riportato l'offerta dei servizi ai livelli di pre-pandemia, abbiamo confermato l'affidamento in-house per 9 anni e abbiamo lanciato un corposo piano investimenti che si basa sullo sviluppo sostenibile, innovativo e inclusivo da oltre 150 milioni. Non va infatti dimenticato che la manovra tariffaria in parte copre i crescenti costi di esercizio (lavoro, gasolio, materie prime), dall'altra contribuisce un quota parte al reperimento delle risorse necessarie a sostenere gli investimenti sulla flotta».


MOTO ONDOSO
Quanto all'esigenza di "fare tutti un passo indietro" espressa dal sindaco agli Stati generali della navigazione, anche se dovrà andare più piano in canal Grande e sui canali esterni, Actv non dovrà aumentare i suoi biglietti.
«L'argomento - conclude il dg Seno - non è mai stato affrontato con l'amministrazione comunale per cui qualunque ipotesi è assolutamente prematura».


Un'ipotesi, invece, che tassisti e trasportatori hanno paventato, visto che andando piano potranno fare molte meno corse. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino