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Acquedotti friulani con troppe perdite d'acqua in un momento in cui la siccità rischia di mettere in fila i danni. Per questo il Codacons, il Coordinamento regionale delle associazioni per la difesa dei Consumatori, ha deciso di presentare un esposto alla Corte dei conti.
I DATI
«I dati disastrosi della rete idrica "colabrodo" del Friuli Venezia Giulia finiscono all'attenzione della Corte dei Conti regionale, con il nostro coordinamento che ha presentato un esposto alla magistratura contabile denunciando tutte le omissioni da parte degli enti locali che hanno fatto poco o nulla per risolvere tale criticità. Secondo gli ultimi dati diffusi dall'Istat - vanno avanti - nel 2020 in Friuli Venezia Giulia si registrano perdite di acqua superiori alla media nazionale nei comuni di Gorizia, col 44,6% di acqua dispersa e Trieste col 38,9%. Seguono Udine (24,2%) e Pordenone (14,3%)».
LO SPRECO
«Una situazione che non solo rappresenta un grave spreco per una risorsa preziosa come l'acqua, ma influisce sull'emergenza siccità in regione danneggiando coltivazioni, allevamenti ed ecosistemi con danni economici e ambientali abnormi afferma l'associazione».
LA LAGUNA
Ma non c'è solo la siccità ad aprire i fronti in regione, c'è pure l'inquinamento. «I dati pubblicati sul sito dell'Arpa nei girni scorsi sottolineano come praticamente in tutta l'area della laguna di Marano e Grado il livello di mercurio supera di almeno otto volte il valore limite nei sedimenti di 0,3 mg/kg per essere considerati di buona qualità». Lo sottolineano il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e la candidata alle prossime elezioni regionali, Loredana Pozzatello.
LO STUDIO
«Lo studio dell'Agenzia regionale, pubblicato sulla rivista internazionale Applied Sciences, mostra come di fatto non ci sia un angolo di laguna che si possa considerare di buona qualità, con punti in cui i valori sono anche 20 volte superiori al parametro di 0,3 mg/kg" rimarcano gli esponenti M5S. «Ma i dati dimostrano che non soltanto i sedimenti superano i limiti consentiti continuano Sergo e Pozzatello -, anche la soglia dei limiti di legge di mercurio relativa alle acque - si legge nella ricerca - viene di media superata con valori massimi che superano il triplo quelli consentiti».
«In questi giorni in cui è stata resa nota l'altra ricerca del quotidiano Le Monde sui dati dei Pfas, che sono significativi anche nella nostra regione, soprattutto in alcune zone particolari concludono i pentastellati -, non si comprende come mai Arpa FVG si sia limitata a dare la notizia della prestigiosa pubblicazione dello studio su una rivista scientifica di livello internazionale, ma abbia completamente tralasciato di illustrare e commentare questi dati. Non è nostra intenzione fare allarmismi ingiustificati, ma pretendiamo che si diano le corrette informazioni ai cittadini». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino