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TREVISO - Basta acquari “sferici”, le classiche bocce di vetro tanto per capirsi, per i trevigiani che decidono di tenere in caso pesciolini belli e colorati ma bisognosi di un ambiente consono. È uno dei punti del nuovo regolamento “Per la tutela e il benessere degli animali” varato dalla giunta comunale di Treviso e che adesso dovrà passare per il consiglio comunale. Rispetto a quello in approvato nel 2009 è profondamente diverso. A riscriverlo, oltre ai tecnici comunali e l’assessore all’Ambiente Alessandro Manera, anche gli specialisti dell’Usl e dell’Ordine dei Veterinari che lo definiscono un documento “innovativo” perché, per la prima volta almeno nel trevigiano, l’animale, d’affezione ma anche da cortile o da lavoro, viene considerato come “essere vivente in quanto tale” e non più come semplice “proprietà” di qualcuno. Nel documenti gli animali sono suddivisi per specie con indirizzi e regole specifiche per preservarne benessere e salute, il tutto in approfondito in 27 pagine e suddiviso in 12 capitoli e 34 articoli.
BENESSERE
Oltre cani e gatti, l’attenzione è caduta anche sui tanti animali che popolano le case a partire dai pesci.
LINEE GUIDA
Ma ci sono anche regole più stringenti, riguardanti la cura di specie che prevedono terrari o terra-aquari come. oltre ai pesci, rettili, e anfibi. Obbligatorio è “assicurare negli acquari e terra-acquari un ambiente che ricrei il più possibile quello naturale di origine della specie”. Nel regolamento trovano spazio anche animali da lavoro come i cavalli, per cui è vietato “sottoporre gli equidi ad attività che causino fatica eccessiva, ovvero siano incompatibili con le loro capacità fisiche o caratteristiche compartimentali ed etologiche”. Oppure è vietato anche far lavorare il cavallo, l’asino o il mulo in condizioni di tempo avverse come caldo o freddo eccessivo, o “sottoporre gli equidi ad attività o situazioni che causino paura o stress non necessari”. Viene disciplinata pure l’attività dei circhi, vietando nel territorio comunale pratiche che prevedano esercizi con la presenza del fuoco o con animali prelevati in natura. Vietato inoltre catturare piccioni o tortore. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino