VENEZIA - Prima la puzza, poi l’acqua color marrone e infine il macabro spettacolo di migliaia di pesci morti e galleggianti in Canal Grande. Una scena, quella di ieri...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Moria di pesci a Murano
L’assessore all’Ambiente, Gianfranco Bettin, ha disposto immediatamente accertamenti e prelievi di campioni per capire se si trattasse di moria dovuta a mancanza di ossigeno oppure qualcosa di più grave come lo sversamento di qualche sostanza inquinante. Oltre ai tecnici del Comune, è stato allertato anche il personale dell’Ulss. La conclusione, in tarda mattinata, è stata quella di un fenomeno di asfissia. «Si tratta di un fenomeno stagionale abbastanza fisiologico in alcune zone della laguna - commenta Bettin - acuito dalla mancata circolazione di acqua e di aria in questi ultimi giorni. Questo si sarebbe verificato soprattutto in alcune parti della laguna centrale e laguna sud: con il caldo e la proliferazione di certi tipi di alghe i pesci e altri animali marini hanno patito la mancanza di ossigeno e sono morti in massa. Poi sono arrivati in Canal Grande grazie alle correnti di marea». Ieri pomeriggio i pesci morti si sono spostati verso Cannaregio e la laguna nord. L’Ulss avrebbe escluso il rischio sanitario.
«È consigliabile non mangiare il pesce che galleggia - aggiunge quasi scherzando Bettin - perché potrebbe essere morto da qualche giorno. Lo so che è superfluo dirlo, ma fa parte delle prescrizioni sanitarie anche questo tipo di comunicazione. Anche il colore dell’acqua sarebbe stato causato dall’anossia e da un certo tipo di alga. La situazione dovrebbe però cambiare già da domenica perché è previsto un certo movimento delle correnti in laguna e della circolazione dell’aria. Se la situazione dovesse proseguire - conclude l’assessore - organizzeremo a partire da lunedì una raccolta straordinaria del pesce morto assieme alle cooperative di pescatori, per poi conferire il tutto a Veritas». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino