Acqua marrone e migliaia di pesci morti in Canal Grande: «Manca ossigeno» /Foto

Venezia, moria di pesci
VENEZIA - Prima la puzza, poi l’acqua color marrone e infine il macabro spettacolo di migliaia di pesci morti e galleggianti in Canal Grande. Una scena, quella di ieri...

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VENEZIA - Prima la puzza, poi l’acqua color marrone e infine il macabro spettacolo di migliaia di pesci morti e galleggianti in Canal Grande. Una scena, quella di ieri mattina, cui non si assisteva da tempo per la sua portata. Tantissimo "go" andavano alla deriva, ma anche cefali, "passarini" e granchi (che sembravano voler disperatamente uscire dall’acqua). Qualcuno ha visto galleggiare anche seppioline e branzini. Creature marine morte presumibilmente un paio di giorni fa in laguna e portate in centro dalla marea. Le segnalazioni sono arrivate in massa alla redazione e anche le immagini si sono rapidamente diffuse attraverso gli strumenti di internet.




Moria di pesci a Murano





L’assessore all’Ambiente, Gianfranco Bettin, ha disposto immediatamente accertamenti e prelievi di campioni per capire se si trattasse di moria dovuta a mancanza di ossigeno oppure qualcosa di più grave come lo sversamento di qualche sostanza inquinante. Oltre ai tecnici del Comune, è stato allertato anche il personale dell’Ulss. La conclusione, in tarda mattinata, è stata quella di un fenomeno di asfissia. «Si tratta di un fenomeno stagionale abbastanza fisiologico in alcune zone della laguna - commenta Bettin - acuito dalla mancata circolazione di acqua e di aria in questi ultimi giorni. Questo si sarebbe verificato soprattutto in alcune parti della laguna centrale e laguna sud: con il caldo e la proliferazione di certi tipi di alghe i pesci e altri animali marini hanno patito la mancanza di ossigeno e sono morti in massa. Poi sono arrivati in Canal Grande grazie alle correnti di marea». Ieri pomeriggio i pesci morti si sono spostati verso Cannaregio e la laguna nord. L’Ulss avrebbe escluso il rischio sanitario.



«È consigliabile non mangiare il pesce che galleggia - aggiunge quasi scherzando Bettin - perché potrebbe essere morto da qualche giorno. Lo so che è superfluo dirlo, ma fa parte delle prescrizioni sanitarie anche questo tipo di comunicazione. Anche il colore dell’acqua sarebbe stato causato dall’anossia e da un certo tipo di alga. La situazione dovrebbe però cambiare già da domenica perché è previsto un certo movimento delle correnti in laguna e della circolazione dell’aria. Se la situazione dovesse proseguire - conclude l’assessore - organizzeremo a partire da lunedì una raccolta straordinaria del pesce morto assieme alle cooperative di pescatori, per poi conferire il tutto a Veritas». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino