Basilica di San Marco, tre milioni e mezzo per la "cintura" di cristallo

Acqua alta nella Basilica di San Marco a Venezia
VENEZIA - Tre milioni e mezzo. Questo il costo previsto per la cintura di lastre di cristallo impermeabile per la Basilica sulla quale Pierpaolo Campostrini, direttore Corila...

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VENEZIA - Tre milioni e mezzo. Questo il costo previsto per la cintura di lastre di cristallo impermeabile per la Basilica sulla quale Pierpaolo Campostrini, direttore Corila nonché procuratore di San Marco, ha ragionato ieri a margine di Eurolag 9. Progetto, anticipato da Il Gazzettino nei giorni scorsi, che sta seguendo un suo iter burocratico con un'accelerazione sugli aspetti progettuali che permettano di arrivare ad un'approvazione da parte delle autorità competenti. 

 

Una possibile soluzione per la facciata principale della Basilica, lato Piazza San Marco​, che andrebbe ad aggiungersi al rinforzo delle difese sul suo lato rio della canonica da cui l'acqua è entrata il 12 novembre e che, premendo sulle finestre, è finita direttamente nella cripta. E la cui soluzione consisterebbe in paratoie e valvole come quelle poste nel nartece che impediscano che l'acqua entri dentro ai sotterranei. Protezioni per le quali si sta ultimando la progettazione. 

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LA TEMPISTICA
I tempi stringono: lo sforzo sarà quello di mettere a punto il tutto (o almeno una parte) per l'inverno prossimo. Data che potrebbe vedere realizzata anche la protezione. «Il concetto consiste nel sostituire le brutte staccionate in ferro presenti ora all'esterno della Basilica ha sottolineato Campostrini con qualcosa fatto di un vetro particolare molto trasparente, studiato apposta, che non impedisca la vista del monumento. Con gli archeologi della Sovrintendenza ne abbiamo già discusso: il parapetto non dovrà essere troppo profondo e dovrà riguardare tutto il fronte della chiesa. Per quanto riguarda le aperture, dove vi sono le porte, metteremo delle paratoie più tradizionali, come quelle utilizzate dai negozianti». L'impatto dell'opera non sarà affatto invasivo in quanto il vetro/cristallo non sarà continuo ma avrà delle colonnine sulle quali poter inserire le lastre. Una protezione impermeabile che servirà oltretutto per salvaguardare la facciata esterna della chiesa dai turisti che, dal 2000 ad oggi, sono raddoppiati. 

ALTRI INTERVENTI

E a tal proposito verranno affiancati anche altri interventi. «Come il controllo dei flussi o il contingentamento degli ingressi attraverso strumenti elettronici e bigliettazione», ha detto Campostrini, evidenziando come le lastre in vetro, che fronteggerebbero un'alta marea fino ai 2 metri sul livello medio del mare saranno comunque reversibili. Nel senso che se l'installazione non dovesse piacere potrà essere tolta senza troppi problemi o danni ai preziosi marmi, in quanto non sarà attaccata a questi ultimi bensì sui masegni che, eventualmente, potranno essere sostituiti. «E' un progetto dettagliato sul quale abbiamo pensato a lungo. Comunque discutibile e perfettibile, ma basato su consapevolezze acquisite. Le persone con le quali ho parlato sono certe che questa sia una cosa che si possa fare. I soldi necessari? Li troveremo, sono fiducioso». 
Marta Gasparon
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Il Gazzettino