Acqua alta, a Pellestrina e Burano un piano per rialzare le abitazioni

Le pompe a Pellestrina
VENEZIA - La pavimentazione delle case private di Pellestrina e di Burano potrà essere alzata di una quarantina di centimetri per rendere le abitazioni più sicure...

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VENEZIA - La pavimentazione delle case private di Pellestrina e di Burano potrà essere alzata di una quarantina di centimetri per rendere le abitazioni più sicure anche dall’alta marea. Lo ha annunciato il sindaco Luigi Brugnaro, intervenendo a Pellestrina in un incontro con i cittadini, convocato, alla scuola media “Loredan”. Circa 150 i partecipanti all’assemblea, aperta dai saluti del delegato del sindaco alle isole Alessandro Scarpa Marta. Insieme a Brugnaro, e al suo staff, a dare risposte ai cittadini anche l’ingegnere capo dei Lavori pubblici di Ca’ Farsetti, Simone Agrondi, l’assessore comunale al Bilancio e alle Partecipate, Michele Zuin e il prosindaco del Lido, Paolo Romor.


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VARIANTE PER PELLESTRINA 
«Ci sarà la possibilità – ha spiegato Brugnaro – per i cittadini che ne faranno richiesta di rialzare la pavimentazione delle proprie case fino a quota di 130 centimetri, sul medio mare (attualmente sono a quota 85 centimetri). Tutto nella massima trasparenza e naturalmente dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni e permessi previsti. Non una scorciatoia ma una possibilità in più».
Queste e altre misure sono contenute in due provvedimenti approvati in Giunta, che ieri si è riunita nella biblioteca Hugo Pratt del Lido. La stessa delibera approvata ieri dalla giunta che ora dovrà passare al vaglio del consiglio comunale, varrà, con i medesimi criteri, anche per Burano, Mazzorbo e Torcello.

850MILA EURO DA LA 7
Brugnaro ha poi annunciato, in anteprima alla popolazione, che verranno destinati a Pellestrina tutti gli 850 mila euro che Venezia ha avuto in dono dalla sottoscrizione pubblica per Venezia lanciata da La 7 e dal suo direttore Enrico Mentana. Con questi fondi verranno acquistati 16 nuovi gruppi elettrogeni (uno per ogni stazione di sollevamento) in modo da poter attivare le pompe anche in caso di blackout elettrico, e 10 pompe rimovibili, oltre a tutta l’attrezzatura necessaria. Nel suo ruolo di commissario all’emergenza per l’acqua alta di novembre, Brugnaro ha cercato di rassicurare dato la cittadinanza, preoccupata sull’effettiva erogazione dei risarcimenti promessi dallo Stato. In particolare, ci si è soffermati sui rimborsi catalogati con la lettera C, ovvero fino a cinquemila euro per famiglia.
«La scadenza per presentare i termini – ha ricordato il primo cittadino – è il 30 gennaio e il termine è tassativo. Contiamo poi, lavorando giorno e notte, di inviare tutta la documentazione a Roma entro il 15 febbraio, per poi arrivare a poter velocemente erogare i risarcimenti (massimo 60 giorni). Per ottenere i rimborsi si dovranno presentare scontrini e ricevute corrispondenti».

MURETTO RIALZATO 
Verrà rialzato di circa 30 centimetri il muretto di Pellestrina a difesa dell’acqua alta in modo da creare una maggiore sicurezza per tutti in caso di nuove alte maree molto sostenute o eccezionali.

PIANO DEGLI INTERVENTI 
Per Pellestrina e San Pietro in Volta sono state accolte, e hanno dato esito positivo, 35 proposte, da parte di privati, per realizzare interventi urbanistici per l’isola. Ma più in generale, le facilitazioni riguardano anche Burano, Mazzorbo e Torcello, tutte isole caratterizzate dall’esodo di popolazione e dalla difficoltà che incontrano le e attività economiche. L’obiettivo è quello di dare nuovo impulso e una possibilità di sviluppo. Ad esempio, si potranno collegare tutti i piani di edifici adiacenti, realizzare scale di tipo diverso a quelle esistenti per ottimizzare lo spazio, ci sarà maggior flessibilità nelle modifiche distributive interne e nel posizionamento degli abbaini sui tetti. Poi, la possibilità di estendere al primo piano attività commerciali e artigianali per gli edifici più piccoli; per Pellestrina la possibilità di ampliare gli edifici su piccoli scoperti di pertinenza nonché al margine meridionale dell’isola lo sviluppo di attività di pesca e ittiturismo e più facilità per nuovi insediamenti residenziali.

ALTRI LAVORI IN CORSO

Con i fondi dell’emergenza saranno infine messi a posto i danni avuti dalla Canottieri Diadora sommersa dall’acqua alta, mentre prosegue la sistemazione dell’area del Blue Moon. La nuova piscina si farà, ma non sarà conclusa entro maggio. Verrà però gettata la vasca e poi i lavori si concluderanno al termine della stagione balneare 2020.

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Il Gazzettino