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PADOVA - A Padova il Comune mette in salvo il parco del Basso Isonzo. Nella serata di ieri, 4 aprile, non senza qualche polemica del centrodestra, il consiglio comunale ha approvato l’accordo che prevede che i 31.000 metri cubi di edilizia residenziali (all’interno del parco) a disposizione di Aspiag (a cui fanno capo i supermercati Despar) che a gennaio del 2021 il gruppo ha acquisito tramite asta pubblica da AltaVita –Ira per 4,5 milioni di euro, vengano “spostati” nell’area ex Rizzato tra via Venezia e via Del Pescarotto, nel quartiere Stanga, dove troveranno posto uno studentato (in alternativa delle strutture alberghiere) e un supermercato da 1.800 metri quadri. Di fatto, dunque, dopo anni di proteste da parte dei comitati dei residenti e delle associazioni ambientaliste, tramonta per sempre la possibilità che al Basso Isonzo vengano realizzati 10 condomini, per complessivi 100 appartamenti.
«Ringrazio i consiglieri che voteranno favorevolmente per questa importante delibera, dando così finalmente seguito a una battaglia che tanti cittadini portano avanti da anni – ha spiegato nel suo intervento in aula l’assessore all’Urbanistica Andrea Ragona - È un risultato per tutta la città, la dimostrazione che lo strumento dell’urbanistica è fondamentale per ottenere obiettivi che sono a beneficio di tutti, della città e del territorio». «Abbiamo salvato il Basso Isonzo da 30.000 metri di cubatura spostandoli in un’area già cementificata senza un metro in più di superficie commerciale. È importante sottolinearlo – ha aggiunto l’esponente di Coalizione civica - Sembrava impossibile. Ma ci siamo riusciti: lo avevamo promesso e lo abbiamo ottenuto. Andiamo avanti verso il parco agricolo, continuando il confronto con i comitati e i cittadini per costruire un progetto che sia esemplare non solo per Padova, ma per l’intera regione».«Il Parco Basso Isonzo libero dal cemento e salvato da oltre 30 mila metri cubi di palazzine è per me una grande soddisfazione oltre ad essere una vittoria di tanti cittadini che da anni si battono per questo obiettivo – ha detto, invece, il sindaco Sergio Giordani che domenica scorsa ha partecipato ad una grande festa organizzata dalle associazioni ambientaliste e dai comitati - L'accordo raggiunto con i privati non concede loro un metro quadro edificabile in più». Un’operazione che, però, non ha convinto il consigliere di Fratelli d’Italia Enrico Turrin. «Quella che l'amministrazione comunale vuol far apparire come una grande operazione di salvaguardia del territorio e dell'ambiente – ha tuonato l’esponente del partito di Giorgia Meloni - altro non è che una gigantesca opera di distrazione di massa a fini elettorali».
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