Gli abusi nell'estica ai tempi del Covid, allarme della Cna Benessere e Sanità

Allarme della categoria dell'estetica per gli abusi
ROVIGO - «Occorre stringere le maglie dei controlli contro il dilagare dell'abusivismo che penalizza le imprese di acconciatura ed estetica e mette a rischio la salute...

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ROVIGO - «Occorre stringere le maglie dei controlli contro il dilagare dell'abusivismo che penalizza le imprese di acconciatura ed estetica e mette a rischio la salute delle persone».

Lo ha detto il presidente di CNA Benessere e Sanità, Antonio Stocchi che ha inviato una lettera al Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e al presidente dell’Anci, Antonio De Caro, nella quale evidenzia che le imprese regolari sono oggi chiamate a contrastare più di prima il diffondersi dell’esercizio abusivo della professione”.
Sarebbero innumerevoli segnalazioni che CNA Benessere e Sanità sta ricevendo e che confermano, purtroppo, il dilagare di una pericolosa pratica illegale che mette a repentaglio la salute dei cittadini e la tenuta degli operatori che si attengono al rispetto delle regole.
Le attività di acconciatura ed estetica sono chiuse dall’11 marzo e le imprese associate a CNA hanno prontamente interrotto i propri servizi.
Da quel momento però si è assistito all'ampliarsi di un'offerta di operatori irregolari e non autorizzati, i quali sfuggono a qualsiasi forma di vigilanza e controllo, creano un danno economico e mettono a rischio la salute dei clienti.
«La categoria – ha sottolineato anche CNA Benessere di Rovigo - vive questa situazione di irregolarità come concorrenza sleale rispetto agli artigiani che rispettano i dettati delle leggi sul contenimento del coronavirus». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino