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PADOVA - Non è ancora maggiorenne, ma il suo volto e il suo nome sono ben noti alle forze dell'ordine padovane. E lo erano anche prima del fermo di ieri, che l'ha portata nel carcere minorile di Treviso con la pesantissima accusa di tentato omicidio. La 17enne accusata di aver accoltellato alle prime ore di ieri in via Falloppio a Padova E.S., il 26enne con cui da qualche settimana aveva un relazione, aveva infatti avuto dei precedenti guai con la giustizia: furti, ma anche e soprattutto atti di bullismo. E da qualche precedente non è esente nemmeno la vittima, come pure gli altri due giovani (un ragazzo 21enne e una ragazza 18enne). I quattro, tutti italiani, avevano già collezionato delle denunce.
L'ARRESTATA
È un quadro complesso quello della vita della ragazzina, cresciuta in un contesto delicato. Figlia di una donna padovana e di un uomo di origine straniera, dopo la fine del matrimonio dei genitori era stata affidata alla madre. Un'adolescenza costellata di numerose intemperanze, fino ad arrivare ai guai con la giustizia che hanno portato la genitrice a volerla affidare al padre. Si era dunque trasferita da quest'ultimo, nell'hinterland padovano, ma secondo i primi riscontri investigativi non sarebbe stato inusuale per lei, nonostante la giovane età, trascorrere giorni e notti lontano da casa. In passato era stata denunciata sia per furto che per reati contro la persona. In particolare avrebbe picchiato e prevaricato dei coetanei, sempre per futili motivi, venendo descritta come una bulla. Per sua stessa ammissione da qualche settimana aveva una frequentazione con il 26enne. Torchiata per ore dai carabinieri dopo essere stata trovata nell'appartamento teatro dell'aggressione con gli abiti sporchi di sangue e delle ferita superficiali alle mani, ha infine ammesso parzialmente le sue responsabilità. Ammissioni tuttavia piuttosto confuse, poco lucide, incapaci di indicare un concreto movente. Gli inquirenti ritengono che la coltellata sia stata il culmine di una discussione nata con il ragazzo per motivi futili, mentre il proprietario di casa preparava la cena per tutti, forse fomentata dall'assunzione di alcol.
LA VITTIMA
Ricoverato in gravissime condizioni in terapia intensiva al Policlinico, ad appena poche decine di metri dal luogo dell'aggressione, c'è il 26enne. Lotta per la vita dopo aver subito una delicata operazione chirurgica al torace: la coltellata, unica ma profonda, potrebbe aver attinto anche degli organi interni, perciò le prossime ore saranno decisive, anche se ieri in ospedale c'era cauto ottimismo per una buona risposta alle prime terapie. Il ragazzo abita nella periferia nord di Padova e anche lui in passato ha collezionato alcuni precedenti penali. Fondamentale sarà anche a sua versione dei fatti, non appena gli sarà possibile sostenere un colloquio con gli inquirenti. Cosa che però a fronte delle sue drammatiche condizioni attuali non sarà possibile nell'immediato.
I RITRATTI
In casa al momento dell'aggressione c'erano anche un 21enne e una 18enne. Sono stati loro ad allertare il 112. Il ragazzo è l'unico a risiedere in quell'appartamento, che appartiene alla sua famiglia, ma sarebbe stato solito ospitare diversi amici. Stava preparando la cena per tutti. La 18enne invece è nata in Italia da genitori di origine straniera e vive nella cintura urbana. Anche la loro fedina penale non è immacolata, ma al momento per la tragica vicenda di ieri non risultano indagati. Nel tardo pomeriggio sono potuti tornare a casa, anche se il 21enne dovrà essere ospitato dai parenti poiché l'alloggio di via Falloppio è sotto sequestro. I loro racconti saranno preziosi per aiutare gli inquirenti a ricostruire nei dettagli l'accaduto.
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