Accoltella il vicino, poi è bloccato dalla polizia. Il sindaco: «In quella palazzina un via vai di gente e disagi per i vicini»

Accoltella il vicino, poi è bloccato dalla polizia. Il sindaco: «In quella palazzina un via vai di gente e disagi per i vicini»
CASSOLA - Un palazzo "nato male", con inquilini che vanno e vengono, e che spesso spariscono. E ora in via Calibri, nel palazzo di proprietà di un'immobiliare...

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CASSOLA - Un palazzo "nato male", con inquilini che vanno e vengono, e che spesso spariscono. E ora in via Calibri, nel palazzo di proprietà di un'immobiliare di Marostica, anche un fatto di sangue: un esagitato nordafricano, armato di coltello, si è barricato nell'appartamento di un vicino, gli ha intimato di non aprire alle forze dell'ordine che intanto erano state allertate, e quindi ha accoltellato a una gamba un uomo che si era arrampicato dall'esterno per entrare dal terrazzo nell'appartamento. L'accoltellatore poi è stato fermato dalla polizia.

Il tutto si è verificato in via Calibri, a San Giuseppe di Cassola, a quindici minuti a piedi dal centro di Bassano. In una palazzina un po' particolare: «Siamo costretti a monitorare continuamente la situazione - dice il sindaco Aldo Maroso -, i carabinieri vanno ogni settimana a controllare inquilini e residenti, ma anche la nostra polizia locale lo fa spesso. C'è gente che va e viene, spesso stranieri, altra che di colpo sparisce, sono state elevate sanzioni a persone che poi non si sono più trovate. Una situazione molto difficile, d'altra parte quando un edificio viene su come quello, poi le conseguenze possono anche essere gestioni come queste».

«Quando ero consigliere di opposizione, nel 2004, fui io a denunciare gli abusi che si stavano facendo - continua Maroso - perché dovevano venire edificati 12 appartamenti e invece ne stavano prendendo forma 20 o 21. Ci furono contenziosi al Tar, che i costruttori persero. Alla fine dovettero rinunciare alle pareti esterne che chiudevano gli alloggi, creando delle terrazze ad ogni piano in modo da rispettare le cubature previste e il numero di appartamenti da progetto. Oggi quel via vai nella palazzina, di proprieta della Due Pini, provoca diversi disagi ai vicini, tutta gente perbene che è vittima dei disturbi. Sembra un luogo di estrema periferia, in realtà siamo in una zona residenziale che fa parte della prima cintura bassanese».

«Ripeto, da almeno una decina d'anni in quell'area c'è un problema di degrado, riconducibile al continuo turn-over degli inquilini e alla conformazione stessa del condominio, che favorisce il sovraffollamento e la promiscuità degli appartamenti - conclude Maroso -, e a ciò si somma il fatto che i locali sono spesso occupati da “fantasmi”, nel senso che gli inquilini rimangono lì pochi mesi o addirittura poche settimane e quando arrivano le sanzioni, soprattutto riguardo alla gestione incivile dei rifiuti, i responsabili sono già spariti. In un simile situazione non è facile imporre il rispetto delle regole». Polizia municipale e carabinieri, in ogni caso, effettuano controlli ripetuti e congiunti volti a identificare le persone che effettivamente occupano gli appartamenti, in maniera da verificare quanto risulta in anagrafe e regolarmente partono delle ordinanze sindacali per sollecitare la proprietà riguardo allo sfalcio delle pertinenze esterne, alla pulizia e all'igiene. «Agiremo con maggiore intransigenza – dichiara il primo cittadino - anche nei confronti dei proprietari, per le responsabilità che competono loro».

 

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Il Gazzettino