La friulana Danieli realizza in Russia l'acciaieria senza carbone: «Un modello per l'ex Ilva di Taranto»

Dal 1975 la Danieli di Buttrio opera in Russia
La tecnologia innovativa del Gruppo internazionale Danieli di Buttrio, in Friuli Venezia Giulia, consentirà di costruire in Russia il primo impianto a ciclo integrale nella...

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La tecnologia innovativa del Gruppo internazionale Danieli di Buttrio, in Friuli Venezia Giulia, consentirà di costruire in Russia il primo impianto a ciclo integrale nella regione paneuropea, con l’abbattimento del 64% delle emissioni di anidride carbonica. Sarà un impianto senza carbone, alimentato cioè a gas naturale, con la possibilità di utilizzare fino al 30% di idrogeno. Una commessa da 430 milioni che rafforzare la partnership con Omk, leader in Russia nella produzione di acciai piani di nicchia. Tecnicamente si tratta dell’impianto Drp – Direct reduction plant – per la produzione di 2,5 milioni di tonnellate di Dri (da pallet di ossido di ferro) che verrà caricato nel forno elettrico dell’acciaieria per la produzione finale di 1,8 milioni di tonnellate di tubi per applicazione petrolifere artiche. La firma dell’accordo tra Danieli e Omk è avvenuta ieri in una diretta Trieste-Mosca, con un’alta rappresentanza istituzionale a sancire l’importanza della collaborazione e della partita. Nel palazzo della Regione a Trieste, con i vertici di Danieli e il presidente Gianpietro Benedetti c’era il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga; a Mosca, tra gli altri, erano presenti il ministro dell’Industria della Federazione russa Denis Manturov, l’ambasciatore d’Italia nella capitale russa Pasquale Terracino, e i vertici di Omk e della Danieli Russia. La realizzazione di questo impianto per Omk significherà sostituire l’intero ciclo di una fabbrica siderurgica, creare 2mila nuovi posti di lavoro e aumentare il Pil della regione russa in cui sarà attivo di circa il 5 per cento.


Possibile applicare una simile tecnologia all’impianto siderurgico di Taranto, per renderlo sostenibile? «Tecnicamente è fattibile l’alimentazione a gas, ma occorrono interventi importanti», hanno risposto i tecnici Danieli a margine dell’evento di ieri. «È importante che sia con noi il presidente della Regione – ha detto il presidente del Gruppo di Buttrio, Benedetti -, perché ha l’opportunità di conoscere una visione di sviluppo industriale e sensibilizzare il Governo italiano sulle opportunità che sono possibili». L’investimento complessivo di Omk è di 1,5 miliardi, mentre la fornitura della multinazionale friulana vale 430 milioni. È previsto che l’impianto venga avviato nel 2024. Questa operazione «è la dimostrazione che la capacità di convertire un’industria pesante alla sostenibilità significa generare sviluppo e benefici per l’economia», ha affermato nel suo intervento il presidente del Friuli Venezia Giulia Fedriga, esprimendo «la soddisfazione» per l’accordo anche a nome del Governo italiano.
RELAZIONI INTERNAZIONALI

Sbarcato nell'allora Unione Sovietica nel 1975, il Gruppo di Buttrio è attivo con Danieli Russia e nella regione in cui sarà costruito il nuovo impianto è attiva la Danieli Volga. In quest’operazione Omk investirà complessivamente 1,5 miliardi di euro, mentre la fornitura della multinazionale friulana vale 430 milioni. La previsione è che l’impianto entri in funzione nel 2024. Questa operazione consentirà di creare 2mila nuovi posti di lavoro nella regione russa dove l’impianto sarà realizzato e un aumento del Pil di circa il 5 per cento ha affermato il vertice di Omk: come ha spiegato il suo presidente Anatoly Sedykh, con l’impianto Danieli sostituirà l’intero ciclo di una fabbrica siderurgica, dall’area coke all’alto forno, con conseguente risparmio anche di spazi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino