Accordo firmato in Regione: Acc passa a LuVe - Sest. Ma la Fiom Cgil si divide

L'Acc scompare: ora è di proprietà della LuVe
BORGO VALBELLUNA - Acc passa ufficialmente a Sest. L’accordo tra le parti è stato sottoscritto martedì sera ma senza la firma del segretario provinciale...

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BORGO VALBELLUNA - Acc passa ufficialmente a Sest. L’accordo tra le parti è stato sottoscritto martedì sera ma senza la firma del segretario provinciale della Fiom Stefano Bona. L’accordo risulta comunque valido. Senza i fuochi artificiali che forse molti si aspettavano, lo stabilimento di Mel è ufficialmente salvo con l’entrata in scena di Sest/Lu.Ve. Si apre così un nuovo capitolo per lo stabilimento di Mel, con l’auspicio che possa essere ben più florido di quelli conclusi negli ultimi decenni. Nella giornata odierna si terranno le assemblee con i lavoratori per illustrare i termini dell’accordo.

L’ACCORDO
Sono stati anni difficili, difficilissimi. Ma in questi giorni finalmente la crisi aziendale di Acc sembra volgere al termine con la sottoscrizione dell’accordo sindacale e la vendita a Sest di Acc. Numerosi i punti presenti nel documento ma ovviamente a farla da padrona sono gli aspetti occupazionali. In questo senso Sest si è impegnata ad assumere 150 dipendenti di Acc a Borgo Valbelluna (la cui lista dovrà essere formata entro il 15 di aprile) con tempi ben prestabiliti: i primi 40 entreranno entro la fine di aprile 2022, gli ulteriori 30 entro il gennaio 2023, a cui seguiranno altri 30 entro luglio 2023, e altrettanti entro il gennaio 2024, mentre gli ultimi 20 entreranno entro luglio 2024. L’assunzione sarà successiva alla sottoscrizione di un verbale di conciliazione individuale in cui il lavoratore, tra le altre, rinuncia ad impugnare l’accordo. Infine, Lu.Ve si è impegnata a fine percorso a offrire l’assunzione anche ai lavoratori Acc che non abbiano trovato un’occupazione nell’ambito del progetto di ricollocazione coordinato dalla Regione Veneto e che vedrà Confindustria Belluno e le aziende del territorio protagoniste ovvero che non siano stati accompagnati attraverso gli ammortizzatori sociali al pensionamento.

LA SODDISFAZIONE
Il primo a dimostrare la sua più grande soddisfazione è il commissario straordinario Maurizio Castro il quale afferma che «la mia missione istituzionale è di preservare la continuità industriale e occupazionale dell’azienda divenuta insolvente: questa missione si realizza in misura significativa in virtù dell’Accordo sottoscritto, che conferma la riconversione integrale del sito di Mel da parte di Sest e che costruisce un percorso integrato di assorbimento per tutti i lavoratori di Acc». Castro ringrazia «il Gruppo Lu.Ve per la collaborazione e la fiducia in Mel, la Regione per la mediazione sensibile e attenta garantita in ogni fase del complesso negoziato nonché il Mise e il Governo tutto per il prezioso supporto garantito in alcuni passaggi cruciali (si pensi alla norma sugli sgravi)». Nel pomeriggio anche il ministro D’Incà è intervenuto sull’accordo: «In questo lungo e difficile percorso c’è stato un forte e intenso lavoro di squadra che ha visto coinvolte le istituzioni e le organizzazioni sindacali in ogni sede competente si è cercato di risolvere tutte le problematiche che hanno interessato lo stabilimento fin da quando la precedente proprietà cinese aveva deciso di abbandonare la fabbrica. I passaggi necessari per arrivare alla conclusione di questa delicata vertenza sono stati molti, e non certo semplici: io stesso mi sono interessato per trovare la possibilità di costruire il percorso che ha portato all’amministrazione straordinaria. Ringrazio chi ha sempre creduto nel futuro del sito di Mel».

LA SPACCATURA
Il commissario non commenta le scelte di nessuna delle organizzazioni sindacali, avendo avuto modo di apprezzare in questi due anni l’impegno leale e generoso, coraggioso e intelligente, di tutte loro. «Osservo tuttavia come ogni accordo rappresenti un punto di compromesso - afferma Castro - questo accordo è un compromesso saggio, perché preserva il futuro di Mel e dei suoi lavoratori e valorizza il patrimonio industriale della Valbelluna: ed era, in tutta franchezza, l’unico possibile».

L’AD FAGGIOLI


«Quando mi sono immaginato questo percorso, ho pensato che il giorno in cui ci sarebbe stata la sottoscrizione di questo accordo sarebbe stata una festa per tutti, anche per il duro lavoro che c’è stato da parte di tutti gli attori coinvolti. Ed invece tutto si è svolto in sordina, senza festeggiamenti, e questo un po’ mi ha amareggiato» premette l’amministratore delegato di Sest Michele Faggioli, che passa però subito agli aspetti concreti. «L’obiettivo è comunque raggiunto ed ora possiamo finalmente concentrarci sull’avvio della produzione. Abbiamo già fatto tutta una serie di sopralluoghi nello stabilimento con l’obiettivo di poter entrare in operatività quanto prima. La nostra volontà è infatti quella di partire con il mese di maggio con le opere di predisposizione degli spazi ed il loro adeguamento, così da iniziare a produrre già tra la fine di maggio e l’inizio di giugno». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino