Cessione e prestito, «così si salva Acc». Castro non replica al Mise. Gran lavoro per il vertice

Cessione e prestito, «così si salva Acc». Castro non replica al Mise. Gran lavoro per il vertice
BORGO VALBELLUNA - Sul futuro dell'Acc di Borgo Valbelluna è botta e risposta. Alle dichiarazioni del Ministero dello Sviluppo economico che ritiene...

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BORGO VALBELLUNA - Sul futuro dell'Acc di Borgo Valbelluna è botta e risposta. Alle dichiarazioni del Ministero dello Sviluppo economico che ritiene «Incomprensibile che il commissario Castro non faccia richiesta del prestito. Incoerente con quanto dichiarato finora. Forse sarebbe il caso che spiegasse ai lavoratori perché non vuole salvare l'azienda» - hanno risposto a livello locale i sindacati schierati pro Castro e a livello regionale, l'assessore al Lavoro Elena Donazzan che sostiene l'operato dell'attuale dirigente. 


L'appuntamento di lunedì al Ministero organizzato per decidere le sorti dello stabilimento di Borgo Valbelluna è finito con un mero rinvio. In ballo c'è il destino di oltre 300 lavoratori che da tempo attendono notizie positive sul futuro del loro posto di lavoro. Ora la parola passa all'incontro della prossima settimana nel corso del quale le linee da seguire per cercare di dare alla fabbrica di Villa di Villa un futuro più roseo dovrebbero essere più delineate.


IL COMMISSARIO

Il Commissario Castro ha preferito non commentare: «Il commissario straordinario è nominato dal Mise e nella mia cultura è ben radicato il principio del silenzio e del rispetto nei rapporti istituzionali». «L'articolo 37 presentato come soluzione per lo stabilimento di Borgo Valbelluna, alla verifica dei fatti non appare essere lo strumento possibile per raggiungere una soluzione». E questo, ha sottolineato Donazzan, «anche se il Ministero si è riservato ulteriori approfondimenti e la risposta dovrebbe essere data in occasione della riunione che il sindacato nazionale ha chiesto di mettere in agenda per la prossima settimana». 
All'incontro di lunedì, promosso dalla viceministro dello Sviluppo Economico Alessandra Todde per discutere la situazione aziendale di Acc, erano presenti, oltre a Donazzan, le rappresentanze aziendali, il commissario straordinario di Italia Wanbao ACC, Maurizio Castro, le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali, le istituzioni regionali e locali dei territori interessati. Le parole del Ministero dello Sviluppo Economico, fanno riferimento alla finestra aperta dall'articolo 37 del decreto Sostegno. Si tratta di soldi destinati alle grandi aziende andate in crisi a causa del Covid che permetterebbero allo stabilimento di Borgo Valbelluna di fare gli investimenti necessari per ripartire.


LE RICHIESTE

«L'impegno hanno spiegato i vertici del Mise è di lavorare insieme al commissario sulle offerte vincolanti. Siamo convinti che l'utilizzo dell'articolo 37 può essere effettuato. Ci sono dei meccanismi tecnici che vanno studiati ma è la prima volta che un'istituzione può finanziare un'azienda in amministrazione straordinaria con una finanza temporale. È una grande novità». Una procedura che, secondo l'assessore Donazzan non può essere intrapresa direttamente dal commissario (come richiesto dal Mise) perchè «Castro non potrebbe di sua iniziativa presentare alcunché, dovendo precedentemente essere autorizzato dallo stesso Mise. Ma c'è un altro motivo per cui il commissario non potrebbe presentare domanda, non potrebbe farlo perché non sono ancora aperti i termini ed è ancora pendente sulla procedura il termine del 5 ottobre. Data entro la quale si chiude il periodo per la presentazione delle manifestazioni di interesse vincolanti».


I POSSIBILI ACQUIRENTI

Ce ne sono almeno due. Da una parte c'è Nidec che si è esposto pubblicamente rivelando l'interesse per l'azienda di Borgo Valbelluna. Dall'altra c'è un secondo investitore di livello europeo. Acc, infatti, ha contratti per produrre i compressori a Electrolux e Bosh oltre al progetto del nuovo compressore variabile che promette di essere la svolta nel mondo dei frigoriferi di casa. Secondo i sindacati, le condizioni affinché il potenziale acquirente possa confermare la piena salvaguardia occupazionale nell'immediato e un futuro stabile nel lungo periodo ci sono. Ora la parola passa di nuovo a Roma dove la prossima settimana è stato convocato un nuovo vertice tra le parti.

 

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Il Gazzettino