Salvataggio Acc, convocate le banche: servono 13 milioni

Lo stabilimento di Borgo Valbelluna che produce compressori per la refrigerazione domestica
BORGO VALBELLUNA - Serviranno circa 13 milioni di euro per gestire il biennio di commissariamento straordinario della Acc di Mel, al termine del quale il sito, unico in Italia a...

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BORGO VALBELLUNA - Serviranno circa 13 milioni di euro per gestire il biennio di commissariamento straordinario della Acc di Mel, al termine del quale il sito, unico in Italia a produrre compressori per la refrigerazione domestica, verrà messo sul mercato attraverso una gara pubblica. 

La strada per il salvataggio del sito zumellese, con i suoi 290 dipendenti, ieri ha fatto tappa davanti ai principali istituti di credito del Nordest convocati dall’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan. Un primo faccia a faccia per annusare l’aria e capire la disponibilità delle banche ad anticipare la somma. Si tratterà di un prestito-ponte in attesa di poter accedere al fondo legato alla legge Prodi bis grazie alla quale è stato possibile percorrere la strada di un nuovo commissariamento dopo quello seguito al clamoroso fallimento di Acc Compressors, finito con un buco da 450 milioni di euro. A fine 2015, l’azienda venne traghettata nelle mani del gruppo cinese Wanbao che promise fuochi d’artificio. È finita l’anno scorso con un mare di debiti e un’azienda depotenziata nella produzione di parte della componentistica, ora finita in Cina.
UN VALORE NAZIONALE
«L’incontro, al quale hanno partecipato tutti gli istituti di credito invitati - spiega una nota della Regione -, è stato un momento di approfondimento delle linee di sviluppo che sono state messe in campo dall’amministrazione straordinaria ai fini del rilancio produttivo dello stabilimento». 
Il piano nei giorni scorsi era già stato oggetto di attenzione da parte del Ministero per lo Sviluppo Economico e della Regione stessa.
«È stato un incontro importante con il mondo bancario che opera in Veneto – fa sapere l’assessore Donazzan – che abbiamo voluto coinvolgere in una azione di sistema ad ampio raggio, tesa a sostenere fattivamente una realtà industriale quale quella di Mel, che è inserita nella filiera nazionale e internazionale dell’elettrodomestico, strategica per il Nordest e per l’intero Paese».
GRANDE INTERESSE
L’opera del commissario Maurizio Castro, manager internazionale nel settore del freddo, sta creando grande interesse attorno allo stabilimento di Mel. Si punta in alto in un mercato europeo che, nell’era del Covid, sembra ripiegare entro i propri confini dopo le abbuffate globali. I grandi gruppi del settore, da Bosh a Whirlpool ad Electrolux, sono pronti a collaborare per iniettare ordini nel sito zumellese, pare con l’obiettivo di spaccare il duopolio cino-giapponese Jiaxipera e Nidec.
EX LEADER MONDIALE

In vent’anni il settore del compressore ha subito un cataclisma geografico: la produzione mondiale era di 100 milioni e la fetta più grossa usciva proprio da Mel, seguita dai colossi Embraco e Panasonic. Oggi la produzione tocca i 180 milioni di pezzi di cui 130 milioni fatti in Cina che solo vent’anni fa si fermava a 15 milioni. Con Jiaxipera la Cina occupa oggi il 40 per cento del mercato mondiale, mentre Acc resta nei confini europei con una quota del 7-10 percento. L’obiettivo è quello di diventare leader europeo, area sforna i frigoriferi di alta qualità. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino