Abusivi, i comuni del litorale creano la maxi-polizia locale

Venditori abusivi in una spiaggia del litorale veneziano
Il fenomeno è troppo esteso per poterlo affrontare singolarmente, comune per comune. Nasce da questa consapevolezza, quindi, con l’obiettivo di contrastare la marea...

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Il fenomeno è troppo esteso per poterlo affrontare singolarmente, comune per comune. Nasce da questa consapevolezza, quindi, con l’obiettivo di contrastare la marea degli abusivi che affolla quotidianamente le spiagge del litorale, la nuova “Super polizia locale”. Il progetto è abbastanza intuitivo: un nucleo dedicato esclusivamente alla lotta agli ambulanti, formato da agenti in prestito da tutti i comandi di polizia locale del litorale: San Michele al Tagliamento, Jesolo, Caorle, Eraclea, Cavallino Treporti. «L’idea è portare sulle spiagge un pattuglione composto da una quarantina di agenti - spiega Andrea Gallo, “papà” del progetto e comandante della polizia locale di San Michele al Tagliamento - a turno il nucleo operativo, che si chiamerà “Polizia locale metropolitana”, passerà al setaccio un comune al giorno». 

 
La bozza è già pronta, i contatti sono già partiti. I sindaci sperano di riuscire a far partire il piano a brevissimo, forse già da quest’estate, magari per agosto, cuore pulsante dei flussi vacanzieri sulla costa. «Siamo molto vicini all’obiettivo - continua Gallo - abbiamo visto l’anno scorso a Chioggia che queste iniziative possono essere estremamente utili. Se continuate nel tempo avranno l’effetto di scoraggiare l’attività dei venditori in spiaggia». L’idea trova, appunto, tutte le amministrazioni coinvolte concordi: è ora di mettere un freno. Diminuiranno anche i sequestri (come si registra per esempio a Jesolo) ma le presenze degli ambulanti si sentono. Da chi vende collanine e occhiali a chi propone massaggi in spiaggia. Alcuni comuni (come San Michele e Jesolo) hanno anche approvato un regolamento che prevede multe per i clienti che acquistano: sanzioni che arrivano anche a 500 euro. In questi anni, però, su tutto il litorale, le sanzioni date si contano sulle dita di una mano: l’ospite è sacro (e soprattutto paga) e colpirlo rischia di essere il più classico dei boomerang. Il problema è reale, prova ne è che si procede su più fronti. Il ministero dell’Interno, per esempio, ha stanziato dei fondi specifici, finalizzati al potenziamento di strumenti (in termini sia di aumento di personale sia di strutture tecnologiche) che porteranno a ulteriori provvedimenti già nelle prossime settimane. 
Inoltre, non solo la polizia locale, ma anche i carabinieri quest’anno hanno avuto un corposo via libera ai rinforzi. 
Roma, infatti, ha autorizzato 200 carabinieri in più per l’estate proprio per la sicurezza sul litorale, praticamente il doppio rispetto a quelli che erano stati concessi l’anno scorso. Hanno iniziato il 2 luglio e proseguiranno fino al 26 agosto, prima di essere dirottati a Venezia per la Mostra del cinema: di questi, 170 (tra cui 18 donne), dal 2 luglio al 26 agosto, sono giovani carabinieri neopromossi, provenienti dalle scuole allievi di Roma, Torino e Firenze, che saranno affiancati da 30 colleghi più esperti. Non solo servizi anti commercio abusivo (che comunque, insieme ai cugini della finanza, impegna gran parte del loro tempo) ma anche di contrasto a spaccio, borseggi, furti in spiaggia o sulle auto in sosta. 

A Jesolo, inoltre, i militari hanno potenziato il servizio “Movida sicura” ed è stata rinnovata la stazione mobile, un veicolo attrezzato e che consente di raccogliere denunce direttamente sul posto.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino