Abusi sessuali nelle visite, tre donne accusano il ginecologo

Abusi sessuali nelle visite, tre donne accusano il ginecologo
MONTEBELLUNA - Anch'io ho subito lo stesso trattamento». Dopo aver letto un articolo su Il Gazzettino che riportava l'inizio del procedimento penale a carico di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

MONTEBELLUNA - Anch'io ho subito lo stesso trattamento». Dopo aver letto un articolo su Il Gazzettino che riportava l'inizio del procedimento penale a carico di Francesco Accolla, ha deciso di sporgere denuncia per i fatti di cui sostiene di essere rimasta vittima tre anni fa. Diventano così tre le pazienti che accusano il ginecologo di 58 anni di aver abusato di loro durante le visite. La nuova denuncia è stata depositata due giorni fa in procura a Treviso. A sporgerla una signora montebellunese di 48 anni, che all'epoca dei fatti ne aveva 45, che si è affidata agli avvocati Feliciano Dal Bo e Nadia Forlin.

LA VICENDA Era il 10 marzo 2017 quando la donna, assieme al marito, si era recata al pronto soccorso dell'ospedale di Montebelluna in seguito a un sanguinamento uterino atipico. Venne visitata dal ginecologo che le disse di tornare per un controllo tre giorni dopo. Anche alla seconda visita era presente il coniuge e si è svolta, dice la donna, «secondo ordinarie modalità». Il fatto incriminato si sarebbe verificato il 7 aprile, giorno del terzo appuntamento per capire se il problema fosse risolto. Dopo le domande di rito e un'ecografia, la 48enne sostiene che Accolla le ha detto di togliere pantaloni e slip e di stendersi sul lettino. In quel momento sarebbe iniziata l'ispezione del ginecologo. La donna nella denuncia parla di «manovre inappropriate ed eccessive». Quando lo ha avvisato di sentire fastidio, dice che il dottore le ha risposto che stava cercando di verificare se persisteva la cisti. Accolla avrebbe quindi continuato. «Ero irrigidita» scrive la donna, aggiungendo che solo quando gli ha detto di fermarsi perché le procurava dolore il dottore avrebbe smesso. È stata, secondo la 48enne, «un'evidente violenza sessuale con totale abuso della professione medica».

IL SILENZIO Un po' per vergogna e un po' per paura di non essere creduta, la 48enne non ha detto nulla al marito. Si è però confidata con un'amica, convincendosi poi che, per il suo benessere psicologico, sarebbe stato meglio dimenticare tutto. E così è stato, almeno fino a quando ha letto l'articolo in cui veniva riportato del procedimento penale a carico di Francesco Accolla. Così ha deciso di contattare il suo legale di fiducia e di ricostruire quanto avrebbe subito. Ora la procura aprirà una terza indagine sul ginecologo, e dovrà verificare se il racconto abbia fondamento. La difesa della donna auspica che i tre fascicoli vengano riuniti: «È noto che non possono esserci testimoni al di fuori della parte lesa - afferma l'avvocato Dal Bo - e quindi i giudizi riuniti potrebbero far emergere un eventuale comune modus agendi del ginecologo ed eviterebbero il pericolo di decisioni totalmente opposte, magari per carenza di prove in alcuno di essi. Mi auguro che questa terza denuncia sia affidata, al pari delle altre, al pm De Donà e che i giudizi, o almeno due di essi, possano venire riuniti».

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino