Abusi alla base aerea: la Hunziker si schiera al fianco di Giulia Schiff

Michelle Hunziker e Giulia Schiff
MIRA - È arrivata puntuale in Tribunale a Latina Giulia Schiff accompagnata dal suo avvocato e dai legali delle associazioni che hanno deciso di costituirsi parte civile...

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MIRA - È arrivata puntuale in Tribunale a Latina Giulia Schiff accompagnata dal suo avvocato e dai legali delle associazioni che hanno deciso di costituirsi parte civile accanto a lei nel procedimento per nonnismo a carico di otto sergenti dell'Aeronautica che all'epoca dei fatti erano in servizio presso il 70esimo Stormo dell'Aeronautica Militare di Latina. La 22enne ex allieva pilota veneziana, in abiti civili, ha voluto essere presente alla prima udienza del processo che vede sul banco degli imputati, accusati di violenza privata aggravata e lesioni personali aggravate, Andrea Angelelli, di Copertino, Leonardo Facchetti, di Manerbio, Joseph Garzisi, di Patrica, Luca Mignanti, di Montalto di Castro, Matteo Pagliari, di San Severino Marche, Ida Picone, di Vicenza, Andrea Farulli, di Gessate, e Gabriele Onori, di Tivoli. Nessuno di loro era presente in aula.

L'UDIENZA

Nell'udienza davanti al giudice monocratico Laura Morselli - che si è tenuta a porte chiuse causa Covid - il pubblico ministero Valentina Giammaria, la difesa e le parti civili hanno presentato le rispettive liste testi oltre alle richieste di costituzione di parte civile, quattro in tutto: quella della Schiff, assistita dall'avvocato Massimiliano Strampelli, quella di Doppia difesa l'associazione a sostegno delle donne che hanno subito violenze e abusi fondata nel 2007 dalla conduttrice televisiva Michelle Hunziker e dall'avvocato Giulia Bongiorno rappresentata dall'avvocato Claudia Sorrenti, quella del Partito Radicale e quella del Pdm, il Partito per la tutela dei Diritti dei militari e delle forze di polizia. La mancata notifica a due imputati ha costretto il giudice a rinviare l'udienza al 21 marzo del prossimo anno e in quella sede scioglierà la riserva sull'ammissione delle parti civili.


Al centro del procedimento penale il tradizionale battesimo del volo messo in atto secondo l'accusa con comportamenti avrebbero «offeso il prestigio, l'onore e la dignità dell'allieva usandole violenza e cagionandole plurime escoriazioni». Secondo la denuncia presentata dalla 22enne originaria di Mira, il rito di iniziazione a conclusione del primo volo nella base pontina è stato una vera e propria aggressione fisica da parte dei colleghi che l'avrebbero spintonata, presa a schiaffi, sbattendole la testa contro l'ala dell'aereo e gettandola poi in piscina mentre lei cercava inutilmente di ribellarsi.


La difesa invece, rappresentata tra gli altri dall'avvocato Michela Scafetta, ha sempre sostenuto che si trattava di un rito di iniziazione come da tradizione e non di un atto di nonnismo. Dopo la sua denuncia nei confronti della giovane allieva sono stati adottati alcuni provvedimenti disciplinari in seguito ai quali è stata poi espulsa dall'Aeronautica. La sua richiesta di reintegro è stata respinta prima dal Tar, poi alcune settimane fa anche dal Consiglio di Stato che nella motivazione della sentenza ha sottolineato come «non emergono elementi atti a comprovare un'errata applicazione dei criteri indicati nelle linee guida o un'irragionevolezza della valutazione tecnico discrezionale, con conseguente preclusione di ogni sindacato nel merito e la volontà ritorsiva è esclusa». Ma lei all'uscita dal Tribunale ha detto: «Ho fiducia nella giustizia».
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Il Gazzettino