Abano Terme. Escono a cena fuori e i ladri fanno razzia in casa: «Si sono arrampicati sulla grondaia entrando dal terrazzo»

Oltre 50mila euro il bottino portato via dai malfattori, fra gioielli, orologi e borse.

Abano Terme. Escono a cena fuori e i ladri fanno razzia in casa: «Si sono arrampicati sulla grondaia entrando dal terrazzo»
ABANO TERME (PADOVA) - Malviventi di nuovo in azione nel pieno centro cittadino. Rapidi e professionali, hanno preso di mira un appartamento del complesso residenziale...

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ABANO TERME (PADOVA) - Malviventi di nuovo in azione nel pieno centro cittadino. Rapidi e professionali, hanno preso di mira un appartamento del complesso residenziale fra le vie Volta e Configliachi, a due passi dal Parco urbano termale e dalla chiesa del Sacro Cuore. Cospicuo il bottino della razzìa: oltre 50mila euro fra preziosi, orologi di lusso e ben venti borse di marchi d’alta moda. L’incursione risale a sabato scorso ma la notizia è trapelata solamente ieri. I ladri hanno agito approfittando dell’assenza dei padroni di casa. 

«Io e mio marito eravamo usciti a cena – racconta ancora sotto choc C.R. - quindi sono entrati più o meno fra le 18,30 e l’una di notte». Quando la coppia ha fatto ritorno, non poteva credere ai propri occhi. «Abbiamo trovato aperta una tapparella del terrazzo che si affaccia sul giardino condominiale interno – continua la donna - Quindi, è da lì che si sono arrampicati sulla grondaia. Avevano persino messo due attrezzi da falegname ai lati della finestra per tenere bloccata la veneziana». Una volta all’interno dell’appartamento, i ladri hanno passato al setaccio le camere e il bagno. «Hanno portato via tutte le mie borse più preziose – prosegue C.R. - una ventina firmate Dior, Chanel e Louis Vuitton. È sparito anche un Rolex, oltre a numerosi gioielli che custodivo in alcuni cofanetti. Hanno rubato anche le collane di perle e un anello d’oro con ametista di mia madre. Avevano per me un valore affettivo enorme. Non so cosa darei per ritrovarli». 

I malviventi non hanno preso denaro contante. «Ne avevamo in casa, ma probabilmente avevano troppa fretta e non hanno controllato a fondo i cassetti. Se ne sono andati dalla porta principale. Sebbene sia blindata, non è stato difficile per loro aprirla. Abbiamo subito chiamato i carabinieri. In tutta la casa non sono state rilevate impronte. Io e mio marito cerchiamo di ritenerci comunque fortunati perché non hanno provocato danni. Ma certamente questo fatto ci ha sconvolti. Ci troviamo in pieno centro». 

Il complesso di appartamenti è infatti a poche centinaia di metri di distanza da uno degli ingressi all’isola pedonale di Abano, quello di via Jappelli. Eppure nessuno si è accorto di movimenti sospetti oppure ha udito rumori inusuali. Il che fa supporre che i banditi si siano introdotti nell’abitazione dopo l’orario di chiusura dei negozi. Prendendosi comunque un certo rischio: al cortile interno si accede facilmente da due direzioni, passando sotto i porticati. E l’arrampicata dei ladri, sebbene durata una manciata di secondi, poteva essere vista da qualche inquilino che si fosse affacciato. Ma evidentemente per i malviventi il gioco valeva la candela.

Un colpo, quindi, messo a segno da professionisti dell’effrazione che probabilmente hanno controllato con attenzione orari e spostamenti della coppia prima di entrare in azione approfittando della sua assenza. «Penso continuamente che potrei avere incrociato quelle persone nelle vicinanze di casa mia e la cosa mi inquieta molto – conclude la donna - A me, dopotutto, basterebbe ritrovare i preziosi di mia madre».
 

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Il Gazzettino