A4, barriera di Mestre-Villabona spostata a Vetrego, i dubbi dei sindaci sull'impatto

A4, uscita a Mestre, la "barriera" di Villabona
MIRA  - Tante domande, tanti nodi da risolvere ma soprattutto una grande volontà di condividere proposte e soluzioni. E' con questo spirito che i 17 sindaci della...

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MIRA  - Tante domande, tanti nodi da risolvere ma soprattutto una grande volontà di condividere proposte e soluzioni. E' con questo spirito che i 17 sindaci della Riviera del Brenta e del Miranese di apprestano a partecipare lunedì prossimo all'incontro, on line, sul progetto dell'arretramento della barriera autostradale di Villabona a Vetrego. Un appuntamento convocato dalla vicepresidente della Regione con delega alle infrastrutture Elisa De Berti con l'assessore comunale di Venezia Renato Boraso e sollecitato dalla presidente della Conferenza dei sindaci della Riviera Federica Boscaro. 


«Dobbiamo innanzitutto conoscere e capire le proposte per poi verificarle nel territorio», osserva il vicesindaco di Mira Gabriele Bolzoni che parteciperà all'incontro su delega del sindaco Marco Dori. Si tratta del progetto siglato da Regione, Città Metropolitana di Venezia, Comune, Autorità di Sistema Portuale, la concessionaria dell'autostrada Cav e Rfi-Rete Ferroviaria Italiana che prevede la liberalizzazione di tutta la A57, da Vetrego a Villabona, la creazione di una strada parallela per il traffico pesante diretto a Porto Marghera e un nuovo innesto ferroviario verso Porto Marghera. Ad oggi i sindaci di Riviera e Miranese non hanno ancora visto alcun progetto e temono per l'impatto che l'accordo potrebbe avere nel territorio. I primi cittadini sperano però di poter alleggerire la Regionale 11 dal traffico pesante, una piaga che si trascina da anni con effetti sempre più gravi, non solo per la qualità della vita dei residenti ma anche per i danni al fragile patrimonio lungo il Naviglio e di ostacolo alla valorizzazione turistica dell'area. 


I PROBLEMI

«I nodi da risolvere sono tanti - spiega il vicesindaco di Mira - Che impatto avrà questo progetto sul casello di Oriago, che ad oggi, non essendoci pedaggio nella tratta OriagoVillabona rappresenta uno svincolo per l'intera area? Stando a quanto annunciato, ma senza progetti alla mano è difficile capire, nella rotatoria della Rana sulla Statale 309 - Romea, dove già si innestano la Provinciale 81 e la Regionale 11, si aggancerà anche la nuova strada per il traffico pensante, come?». 
Domande alle quali gli amministratori locali cercheranno di avere delle risposte nell'incontro interlocutorio di lunedì. «Parteciperemo innanzitutto con spirito di condivisione - annuncia la sindaca di Spinea Martina Vesnaver - considerato che ad oggi non abbiamo ancora nulla di ufficiale. Il nostro unico punto di riferimento è la tutela del territorio ed è con questa ottica che analizzeremo il progetto». 
Anche per Spinea l'attenzione è puntata sullo snodo di Oriago e su Villabona. «Come sarà garantita l'accessibilità ai cittadini - chiede Vesnaver - Quanto queste proposte infrastrutturali saranno al servizio della comunità e quale sarà il loro impatto?». 


Anche il sindaco pro tempore di Dolo Gianluigi Naletto punta sulla condivisione delle informazioni e delle progettualità con le amministrazioni locali. «Saremo molto attenti alle proposte della Regione, che deve avere un ruolo di regista nella mobilità, come nella Sanità, sottolinea Naletto - ma che tenga conto dei territori per uno sviluppo rispettoso delle comunità. Dolo, e la Riviera del Brenta in generale, dopo la chiusura di Roncoduro è a credito innanzitutto di risposte e speriamo di trovarne in queste nuove proposte infrastrutturali. Sul declassamento della Regionale 11 ad una strada più turistica siamo d'accordo ma solo se alla luce di scelte strategiche che tengano conto di un ragionamento di area vasta». 

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Il Gazzettino