La A27 bocciata: l’Unione Europea esclude il prolungamento a nord

La A27 bocciata: l’Unione Europea esclude il prolungamento a nord
La A27 bocciata: l’Unione Europea esclude un eventuale prolungamento dell’autostrada veneta oltre l’arco alpino. Almeno per il momento. La colpa? «Tutta...

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La A27 bocciata: l’Unione Europea esclude un eventuale prolungamento dell’autostrada veneta oltre l’arco alpino. Almeno per il momento. La colpa? «Tutta della padovana Elisabetta Gardini», secondo è l’onorevole Remo Sernagiotto. Suoi gli emendamenti al report della Commissione Trasporti che prevedevano l’inserimento del corridoio infrastrutturale Veneto-Austria nella programmazione di Bruxelles. Emendamenti che ieri, a Strasburgo, sono stati bocciati dalla plenaria del Parlamento europeo: su 689 eurodeputati presenti, 545 hanno detto «no», solo 104 invece hanno votato a favore (40 gli astenuti).


«L’Unione Europea non ha approvato: il Veneto ha perso una grande occasione - il commento di Sernagiotto, eurodeputato dei Riformisti e Conservatori -. E gran colpa di questo risultato è proprio di una sua rappresentante, l’onorevole Elisabetta Gardini, che ha votato contro. Non si era mai visto un rappresentante del Veneto mettersi contro gli interessi del proprio territorio. Ha voltato le spalle alla nostra coalizione che sta cercando di portare sviluppo e ripresa economica. Ha tradito la sua regione e l’Italia». 
Sernagiotto non punta solo il dito contro l’eurodeputata di Forza Italia ed ex compagna di partito: porta prove concrete alla sua accusa. E ripercorre il percorso dei suoi emendamenti, usciti a larga maggioranza dalla Commissione Trasporti. «Lunedì sera, alle 18, alla presentazione a Strasburgo del report e degli emendamenti, il Partito Popolare Europeo era favorevole - dice l’ex assessore della Regione Veneto -. Poi, due ore dopo, Elisabetta Gardini ha detto che lei non voleva il prolungamento della A27 e ha fatto spostare d’improvviso tutto il gruppo sul “no”. In questo modo, ha fatto sì che una grande infrastruttura, strategica per il Veneto, non possa più contare sulla programmazione europea. È vergognoso quello che ha fatto: ha tolto risorse alla sua regione per darle ad altri stati. Tedeschi e austriaci difatti hanno esultato, perché in questo modo circa 2 miliardi di euro vengono tolti dall’Italia per essere dati a loro». Ma Sernagiotto non si dà per vinto: «Entro la prossima primavera faremo un referendum tra i bellunesi per sapere cosa ne pensano del prolungamento della A27. Io non mi fermo: ripresenterò gli emendamenti ad ogni occasione utile. Il prolungamento dell’A27 è un passo fondamentale per il Veneto: aprirebbe un corridoio tra Venezia e Lienz creando un collegamento diretto tra Veneto e Austria». 

Bolzano intanto esulta. «Sono soddisfatto del risultato ottenuto in plenaria - commenta l’europarlamentare sudtirolese Herbert Dorfmann, da sempre in prima fila nel fronte del “no” –. Negli ultimi giorni ho lavorato intensamente per mettere fuori gioco una volta per tutte lo spauracchio Alemagna. Possiamo finalmente dire che una chiara maggioranza ha bocciato la prospettiva di un’A27 che attraversa le Alpi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino