BELLUNO - Il prolungamento autostradale Venezia-Monaco, da Pian di Vedoia a Lienz (Austria) attraverso il monte Cavallino, torna prepotentemente di scena in questi giorni a...
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L'auspicio è che la Regione Veneto riesca a trovare un'intesa con l'Austria senza la quale è impossibile al bando.
COSTO DI MASSIMA La Regione Veneto, attraverso il gruppo di azione 4 coordinato dal professore Giovanni Campeol, ha delineato il possibile scenario sulla quale sviluppare la nuova idea di Venezia-Monaco che non sarà più solo un nastro di asfalto, ma un corridoio tecnologico che trasporterà anche energia, reti informatiche, acqua, gas, telefonia e altri possibili sottoservizi. L'idea di progetto ha un costo complessivo stimato in circa 8 miliardi di euro spalmati su una lunghezza di 120 chilometri da Pian di Vedoia a Lienz.
IL TRACCIATO Il tracciato si compone di due tronconi: il primo riprende il progetto del 2011 del passante Alpe-Adria (21 km), da Pian di Vedoia a Macchietto di Perarolo (1 miliardo 250mila euro); il secondo da Macchietto a Lienz (100 km) attraverso il traforo del monte Cavallino (costo stimato 6,7 miliardi). Il primo tratto aveva già incassato il disco verde dalla Commissione Via nazionale, mentre il Ministero per i Beni ambientali e culturali chiedeva, e chiede, alcune modifiche progettuali ritenute comunque fattibili. Deve partire da zero, invece, il secondo tronco che si chiamerà Autostrada delle Dolomiti.
STRATEGIE INTERNAZIONALI Il passaggio del corridoio sarà centrale, avvicinando praticamente tutte le vallate bellunesi alla dorsale transalpina destinata non solo a dare uno sbocco fondamentale ad un Bellunese ricco di industrie e povero di infrastrutture, ma anche al porto di Venezia che resta centrale in quadro internazionale legato al recente raddoppio del canale di Suez e degli altrettanto recenti accordi Italia-Cina battezzati via della seta.
VIVAIO DOLOMITI I dati dell'idea progettuale sono stati forniti da Vivaio Dolomiti, associazione che si prefigge stimolare al politica per far crescere il territorio e che da anni segue da vicino il lavoro fatto dal Gruppo di azione 4 di Eusalp relativo alla mobilità.
RIEQUILIBRIO ECONOMICO «L'idea di un grande corridoio tecnologico - spiega Gianni Pastella - era nata nell'affrontare l'arrivo dall'Austria del grande elettrodotto che arriverà a Cordignano (Tv), per il quale ora si procede a spezzoni. Ebbene, in quel frangente era nata l'idea di una grande infrastruttura tecnologica. Girammo queste idee all'europarlamentare Remo Sernagiotto che, dopo averci guardato con diffidenza, l'accolse portandola in Europa. Nacquero tre emendamenti con i quali riequilibrare i collegamenti delle aree più marginali, come Belluno, rispetto ai 9 grandi corridoi della Rete Centrale, specificando la centralità del prolungamento della A27. La Commissione trasporti approvò, ma il Consiglio d'Europa, assecondando spinte politiche, non le ratificò. Il nostro auspicio - conclude Pastella - è che ci sia uno scatto di orgoglio, perché se per caso in questa provincia chiudessero le occhialerie saremmo finiti. All'interno del Tnt-t (reti di trasporto trans-europee, ndr) ci sono ben 500 miliardi lire per sviluppare la rete di collegamento».
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Il Gazzettino