TARCENTO e MAGNANO IN RIVIERA (Udine) - Avrebbero potuto restare gravemente feriti o morire i conducenti e i passeggeri di 4 automobili e di un camion rimasti coinvolti in un maxi...
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Abbastanza chiara la dinamica del grave schianto: una donna che stava guidando una Toyota e che procedeva in direzione della ss13 ha avuto un improvviso mancamento e non è riuscita a vedere bene la strada; ha invaso la carreggiata opposta dove stava sopraggiungendo un camioncino della Delta Impianti, una ditta di idraulica di Nimis: «L’ho vista venirci addosso e ho sterzato quanto potevo per evitare il frontale, senza andare a finire sull’altra corsia, altrimenti avremmo colliso con violenza». Poi a Toyota, dopo l’impatto laterale con il camion, che aveva il cassone vuoto, si è “incuneata”, non si come, tra il guardrail di sinistra e la fila di automobili che stavano sopraggiungendo dietro al mezzo da lavoro della Delta Impianti, procedendo la sua marcia e andando a sbattere un po' ovunque.
La prima vettura, è stata travolta sulla fiancata e a sua volta, frenando, è stata tamponata dalla macchina che aveva in coda. Quindi la Toyota è andata a schiantarsi frontalmente con una Fiat Punto che stava arrivando dalla Ss13. Un macello. Tanti i danni e tanto spavento per tutti. Scesa dalla Toyota con le sue gambe, la donna si è scusata: «Improvvisamente ho visto nero» ha detto. Sul posto è giunto il personale medico del 118 con un'autoambulanza, una partenza dei vigili del fuoco di Gemona del Friuli e i carabinieri. Nessuno è rimasto ferito in maniera seria nonostante i danni alle auto, la dinamica e il tratto di strada che è molto trafficato. Per tutti, una decina di persone, solo le botte degli airbag che si sono aperti, qualche livido e tanta paura. «Avremmo potuto morire tutti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino