GENOVA - Alla vigilia del Salone di Genova gli organizzatori avevano indicato nel magnifico Sanlorenzo SD 112 l’ammiraglia dell’evento. E invece, all’ultimo...
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Progettato da Tilli Antonelli, fondatore del cantiere, con la collaborazione di Fulvio De Simoni, il Wider 150 Genesi è un panfilo da sogno, dalle linee moderne e originali ma non per questo lontane dai classici canoni del miglior design made in Italy. Ciò che ne fa una barca eccezionale sono però dotazioni fuori dell’ordinario, tra le quali spiccano la cabina armatoriale grande quanto un appartamento (75 mq) e dotata di terrazza affacciate sul mare; un salone coperto di prua che offre tutta la privacy necessaria; una plancia comando che sembra progettata dalla Nasa. Soprattutto, ha fatto girare la testa a molti visitatori la piscina coperta, e con acqua salata, destinata a quei clienti (prevalentemente orientali) che non amano l’esposizione al sole e utilizzano lo yacht anche nei mesi invernali.
Sul piano tecnico, il Wider 150 Genesi si distingue per lo scafo interamente in alluminio e per la motorizzazione ibrida, diesel-elettrica, soluzione che assicura, grazie all’energia accumulata nelle batterie, un’autonomia di una notte intera in navigazione e la totale assenza di rumori e vibrazioni nei momenti di relax riservati agli ospiti che frequentano l’esclusivo Beach Club di 90 metri quadri (quello della piscina).
Anche le aree esterne sono enormi, occupando uno spazio complessivo di 350 metri quadri. Per i privilegiati che avranno accesso a questa barca sarà un po’ come trovarsi a bordo di una nave da crociera. Non per niente il Wider 150 Genesi è la prima nave da diporto che abbia ottenuto il riconoscimento della certificazione RINA Comfort Class con il punteggio massimo.
Tra le tante chicche che rendono questa barca unica, spicca anche quello che il cantiere definisce Floating Launching System, cioè la possibilità di trasformare la poppa in un hangar che può ospitare il tender, ovvero un Wider 32, motoscafo di dieci metri in grado di assicurare gli spostamenti di breve raggio (ma non solo) dell’armatore e dei suoi ospiti.
Il prezzo, “dettaglio” che può interessare una piccolissima minoranza di comuni mortali, non è stato comunicato ufficialmente. Ma pare che non sia inferiore ai 20 milioni di euro.
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Il Gazzettino