ROMA - «Non ci siamo trovati mai prima d’ora in una situazione del genere. L’emergenza Coronavirus è un evento assolutamente straordinario. Nel comparto...
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«Quella che è garantita al momento, come previsto dal decreto - precisa Crisci - è solo l’assistenza. Per il resto anche le concessionarie sono off-limits». E proprio alla rete di vendita è rivolta l’attenzione del numero uno di Unrae: «Nonostante l’evoluzione digitale e tecnologica che sta segnando un’impennata delle vendite dei beni online - ha precisato Crisci - crediamo che l’ auto sia un bene acquistabile ancora solo ed esclusivamente presso una rete di vendita, prendendo contatti diretti con i rivenditori e guardando da vicino il ‘benè che si sta per acquistare. Insomma la rete di concessionari continua ad essere fondamentale nella ‘catena di montaggiò dell’automotive e in tal senso soprattutto dopo questo periodo di emergenza cercheremo di offrire ai rivenditori tutto il supporto necessario affinché possano risollevarsi».
Proprio oggi, l’Unrae ha diffuso il book delle statistiche 2019 del settore automotive precisando che nel 2019 il comparto ha risentito di una stanchezza riuscendo comunque a mettere a segno una ‘crescità dello 0,3%, raggiunta grazie alla forte spinta di noleggio a lungo termine e auto-immatricolazioni. Nonostante la chiusura del +3,4% nel 2019, il mercato dei veicoli commerciali continua a tenersi su numeri bassi, mentre segni negativi hanno riguardato sia il comparto dei veicoli industriali (-7,8%) che quello dei rimorchi e semirimorchi (-7,1%). Al trend negativo si associa anche il mercato degli autobus (-5%). Uno scenario, del tutto preoccupante che per questo 2020 potrebbe aggravarsi maggiormente a causa della crisi generata dall’epidemia Covid-19 sulla quale al momento, precisa l’Unrae, «è difficile elaborare qualsiasi tipo di previsione». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino