LOS ANGELES - L'americana Trion Nemesis sorprende con i numeri, prima che su strada. La nuova supercar “made in Usa” sfida senza mezze misure le regine della velocità,...
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La “carta d'identita” della Nemesis continua a stupire con i 435 km/h di velocità massima e un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi. La sfida Nemesis parte dalla TSC, acronimo di Trion Super Cars, un piccolo atelier di 10.000 mq a Irvine, in California. In questo microcosmo ad “elevata ingegneria” nato nel 2012 con l'obiettivo di progettare, assemblare e vendere supercar avanzate, è stata sviluppata e costruita la Nemesis. «La nostra missione - sostiengono alla TSC - è offrire la prima supercar al mondo progettata specificamente per un'esperienza di guida impareggiabile. Le nostre supercar sono progettate per essere guidate, non solo ammirate».
La TSC ha così sviluppato, sostiene l'azienda, una linea di supercar ultra-lussuose, ad altissime prestazioni, costruite a mano in America da abili artigiani. Il design della carrozzeria ha una forte componente emozionale, dal frontale “rabbioso” all'avvincente linea della coda. L'abitacolo è un concentrato di tecnologia d'avanguardia. I controlli di gestione, del pannello digitale posto davanti al pilota, permettono di accedere alle più recenti “follie” di Internet, alternandosi con le principali funzioni dell'auto.
L'ampio display permette di programmare motore e tecnologie della Nemesis, così come le poche opzioni già predefinite. La “Modalità Predator” ad esempio, modifica l'altezza da terra, la regolazione delle sospensioni, la tonalità dello scarico e il limitatore dei giri motore, oltre all'illuminazione interna. Il vano bagagli è progettato per accogliere le mazze da golf o gli effetti personali, come ogni supercar dell'ultima generazione.
La vettura prevede, infine, un equipaggiamento aerodinamico attivo che può essere programmato e personalizzato secondo la “voglia di guidare” del proprietario. Nel presentare la nuova supercar, la start-up TSC precisa che la Nemesis è ancora in fase di sviluppo con l'obiettivo di raggiungere un livello di perfezione assoluta nella realizzazione del prodotto come nella soddisfazione del cliente. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino