ROMA - Settimana di partenze per le vacanze e settimana di possibili disagi per chi si muove in treno, auto, aereo, traghetto e anche in città. È infatti in...
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Lo sciopero nazionale, proclamato unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per chiedere al Governo di avviare un confronto a 360 gradi sul settore dei trasporti, avrà una durata di 4 ore (con qualche eccezione) e si svolgerà in due giornate, con presidi mercoledì 24 in varie città e a Roma davanti al Mit. In particolare, il 24 sono possibili disagi nelle città, con lo stop del trasporto pubblico locale, che avrà modalità locali e fasce di garanzia: ad esempio a Milano, Torino e Firenze bus e metro a rischio dalle 18 alle 22, a Roma dalle 12.30 alle 16.30, a Bologna dalle 11 alle 15, a Napoli dalle 9 alle 13. Possibili disagi anche per chi si sposta in auto: nelle autostrade lo stop il 24 scatterà nelle ultime 4 ore del turno per il personale addetto agli impianti, alla sala radio e alla viabilità, mentre per un intero turno per il restante personale (tra cui anche gli addetti ai caselli).
Nel trasporto ferroviario invece la protesta, mercoledì 24, durerà 8 ore, con treni a rischio dalle 9 alle 17. Nel trasporto marittimo lo sciopero, sempre il 24, mette a rischio i traghetti e le navi da carico nell’arco dell’intera giornata, ma saranno garantiti le linee ed i servizi essenziali. Fermi il 24 anche gli addetti all’autonoleggio, sosta e soccorso stradale (per 4 ore), i taxi (per un’intero turno), il personale Anas, e anche gli addetti ai servizi di trasporto funerario (per l’intera giornata). Venerdì 26 toccherà invece al trasporto aereo, con uno stop di 4 ore dalle 10 alle 14, ad esclusione dei controllori di volo di Enav. Per la giornata è in calendario anche la protesta di 24 ore del personale Alitalia proclamata da Anpac, Anpav, Anp, Usb, Cub-Trasporti e Air Crew Committee. Proprio sulla situazione dell’ex compagnia di bandiera le sigle dei piloti e assistenti riuniti nell’Fnta hanno scritto ai commissari e ai ministri Di Maio e Toninelli per esprimere la loro preoccupazione affinché le decisioni su newtork e alleanze vengano prese dai nuovi partner, per un reale rilancio, evitando che la nuova compagnia non nasca «già relegata ad un ruolo di subordinazione agli interessi di Air France-Klm». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino