Tra Hamilton e il nuovo presidente FIA Ben Sulayem è subito polemica

Lewis Hamilton
Lewis Hamilton non ha partecipato ai test di Yas Marina perché è stato incoronato Baronetto della Corona dal principe Carlo, nella foto. Una soddisfazione non da...

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Lewis Hamilton non ha partecipato ai test di Yas Marina perché è stato incoronato Baronetto della Corona dal principe Carlo, nella foto. Una soddisfazione non da poco per il grande sconfitto del Mondiale 2022, accompagnato a corte dalla madre. Travolto dalle voci di ritiro dalla F1 per la grande delusione patita a Yas Marina e per quei valori sportivi in cui crede fortemente, ma che sono stati letteralmente calpestati dal direttore di gara Michael Masi, ora Hamilton si ritrova difronte a un'altra grana: la possibilità di venire multato o sanzionato dal punto di vista sportivo, dal nuovo presidente FIA Mohammed Ben Sulayem.



Cosa ha combinato il sette volte campione del mondo? Hamilton non ha partecipato alla premiazione FIA di fine stagione alla quale devono obbligatoriamente presenziare i primi tre della classifica iridata. Lo dice l'articolo 6.6 del regolamento f1. Non si conoscono le motivazioni della assenza di Lewis alla festa di Parigi, ma Toto Wolff aveva anticipato che il suo pilota non sarebbe andato. Appare piuttosto chiaro che Hamilton non se l'è sentita perché chiaramente in conflitto con la FIA, proprio come accadde ad Ayrton Senna nel 1989 quando si scontrò con l'allora presidente Jean-Marie Balestre.


Minaccioso, Ben Sulayem ha dichiarato alla BBC: "Se c'è stata una violazione delle regole, non ci passeremo sopra. C'è sempre spazio per il perdono, ma le regole sono le regole. So che Lewis è molto triste per quello che è successo, ma valuteremo se ci sono state violazioni. Sono presidente da poche ore, non posso dare altre risposte senza esaminare i fatti". Poi in altra sede ha detto: "Esamineremo le norme e ci assicureremo che se qualsiasi situazione come questa dovesse verificarsi in futuro avremo una soluzione immediata. Ci sono così tante aree che possiamo migliorare. È mia responsabilità far dimenticare il passato (frecciata a Jean Todt, ndr), ma al contempo lo si esamini per non ripetere gli errori.. È facile essere gentili con le persone e non costa niente esserlo. Serve anche per motivare le persone. Ma sicuramente, se c'è una violazione, non c'è perdono". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino