Tavares, chi è l’uomo delle stelle. Il Ceo di Stellantis prende il timone della fusione

Carlos Tavares, il nuovo numero uno di Stellantis è un vero appassionato di motori. Qui lo vediamo nelle vesti di pilota
PARIGI - È l’uomo delle stelle, Carlos Tavares, il genio dell’ auto principale artefice della sacra unione tra Psa e Fca che darà vita al gruppo...

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PARIGI - È l’uomo delle stelle, Carlos Tavares, il genio dell’ auto principale artefice della sacra unione tra Psa e Fca che darà vita al gruppo Stellantis. Nel 2013, il manager portoghese all’epoca braccio destro di Carlos Ghosn in casa Renault-Nissan tentò una prima volta di issarsi oltre la volta celeste, cercando di prendere il posto del suo potentissimo capo nel frattempo caduto in disgrazia per i guai giudiziari in Giappone. Scommessa persa. Nella "guerra" dei Carlos, Ghosn riuscì rapidamente a metterlo fuori gioco, un colpo durissimo per Tavares, ma che è servito a spalancarli la strada verso un destino ancora migliore. Silurato da Renault per crimine di lesa maestà, il manager che viaggia in economy, non porta abiti su misura e viene considerato una specie di fuoriclasse nel dialogo con i sindacati passa alla concorrenza, prendendo le redini di Psa all’epoca sull’orlo del fallimento. È l’inizio della svolta.

Nato il 14 agosto del 1958 a Lisbona da una madre prof di francese e da un padre assicuratore, in Francia dall’età di 17 anni dove ha preso i migliori diplomi, Tavares rilancia il gruppo in crisi, cominciando a collezionare miracoli con Peugeot e Opel. Non solo. Dopo la fallita fusione tra Fca e Renault, convince le famiglia Agnelli-Elkann e Peugeot dell’opportunità delle nozze tra Psa e Fca. Un sogno che ora sta diventando realtà, per questo «psicopatico della performance» - come ama lui stesso definirsi - che ha creduto fino all’ultimo nella creazione di Stellantis. «Una costellazione di stelle - spiegava appena pochi mesi fa, senza lasciarsi abbattere dalla crisi del coronavirus - che scintillerà di luce propria», con quelle stelle che corrispondono agli storici marchi che andranno a comporre la nuova entità proiettata verso l’avvenire e di cui questo appassionato di corse automobilisitiche lui stesso pilota amatoriale nel week-end diventerà Ceo.

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Il Gazzettino