MUGELLO - Un milione di moto vendute a partire dal 1985 di diverse cilindrate, tutte racchiuse in una sigla che da più di 30 anni identifica in Suzuki l’aspetto...
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Una moto studiata per il mondo delle gare con un nuovo motore a fasatura variabile e un’elettronica raffinata, perfetta per la pista e per il mondo delle corse. Per la versione “standard” occorrono 16.590 euro franco concessionario che diventano 18.990 euro per la versione “R”, sempre franco concessionario. Sicuramente uno dei migliori rapporti qualità prezzo presenti sul mercato al giorno d’oggi, una moto con tutte le carte in regola per dominare il mercato delle supersportive 2017.
Abbiamo avuto il privilegio di provare la nuova GSX-R1000R sul circuito del Mugello in compagnia del Campione del Mondo della classe 500 Kevin Schwantz, mito assoluto del motociclismo moderno, durante l'evento dedicato ai test ride della nuova supersportiva della casa di Hamamatsu.
In pista la Suzuki GSX-R1000R è una moto equilibrata e perfettamente bilanciata. La guida impegnata è assecondata da una buona protezione aerodinamica. Una moto molto manovrabile, agile e veloce. Il Traction Control non è mai invasivo, mentre antiwheeling aiuta a mantenere l’avantreno incollato sull’asfalto. Una moto con un grande propulsore e un allungo fino a 14.000 giri veramente impressionante.
Dal punto di vista estetico si nota subito il design del frontale con la piccola luce full LED anteriore con le grosse prese d’aria e le sottili luci al LED, mentre le frecce sono tornate sui fianchi della carenatura. Il gruppo ottico posteriore, sempre full LED, con la nuova strumentazione costituita da un unico schermo full LCD. In titanio il grande scarico laterale, una scelta un po’ tradizionale, ma un’accessorio che può essere sostituito con il più compatto e potente Yoshimura.
Ma la novità più interessante rimane il propulsore della nuova Gixer. Un nuovissimo 4-in-linea da 999,8 cc con un rapporto alesaggio/corsa di 76 mm/55,1 mm e nuove valvole con steli più sottili che adottano la tecnologia sviluppata in MotoGP. Un DOHC raffreddato a liquido e sviluppato grazie all'esperienza nel mondo delle corse e in grado di erogare 202 cavalli a 13.200 giri e una coppia massima di 117,6 Nm a 10.800 giri. Un motore con distribuzione a fasatura variabile, già utilizzata ai tempi delle 800 cc in MotoGP e ruotato all’indietro di 6°. Una soluzione che ha migliorato al tempo stesso agilità e trazione. Incrementato anche il rapporto di compressione grazie ad un impianto di alimentazione completamente ride-by-wire con l'iniettore secondario nell’airbox. Cambio a 6 velocità dotato del nuovo sistema SCAS (Suzuki Clutch Assist System).
L’elettronica sfrutta una piattaforma IMU capace di monitorare i movimenti e la posizione della moto in sei diverse direzioni e lungo tre assi, il tutto gestito da un processore dual ECM a 32 bit. Una dotazione tecnologica di tutto rispetto votata alla pista. Nuovo telaio in alluminio più leggero, cerchi a sei razze con pneumatici Bridgestone Battlax Street RS10 come prima dotazione rispettivamente 190/55-17 e 120/70-17.
Nella versione “R” le sospensioni sono una forcella Showa BFF (Balance Free Front) e una mono BFRC Lite (Balance Free Rear Cushion lite). Per la versione standard forcella BPF e un mono sempre regolabile, ma più semplice. Impianto frenante Brembo all’anteriore con dischi in acciaio da 320 mm e morsi da pinze radiali monoblocco con 4 pistoncini da 32 mm. Nissin al posteriore, con una pinza a pistoncino singolo. ABS di serie con funzione Cornering solo sulla GSX-R1000R, un dispositivo attivo anche in curva durante la frenata.
Il Gazzettino