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JEDDAH – Cinque anni dopo la “prima volta”, Sam Sunderland (GasGas) è tornato a vincere la Dakar riservata alle moto. Il britannico ha evitato di correre rischi nell'ultima frazione, la passerella da Bisha a Jeddah, la metropoli di riferimento per chi vuole recarsi alla Mecca, la città santa dei fedeli dell'Islam. Sunderland, 33 anni il prossimo 15 aprile, si è regalato un ottavo posto in assoluto controllo a meno di tre minuti e mezzo dal vincitore. «Non potrei essere più felice. Ringrazio tutti», ha commentato a caldo.
La dodicesima tappa della Dakar è stata vinta dal cileno Pablo Quintanilla (Monster Energy Honda), che dopo tre secondi posti ha finalmente centrato il successo parziale al rally raid.
Troppo pochi i chilometri contro il tempo (appena 164) per i rivali di Sunderland, che solo ieri era tornato in testa alla corsa, per riuscire lo “strappo”. Il britannico ha vinto la 44° edizione del rally raid con un margine di 3.27'' sullo stesso Quintanilla, che è riuscito a issarsi sul podio a tre tappe dalla fine. Il cileno era stato secondo anche nel 2020. Ktm ha completato la Dakar con un altro pilota fra i primi tre, Matthias Walkner, per la quarta volta sul podio assoluto dopo l'affermazione del 2018 e le piazze d'onore del 2017 e il tero posto del 2019. In questa edizione è stato leader per un giorno pur non avendo vinto alcuna frazione. Finora, in 8 partecipazioni, se n'è aggiudicate appena 5.
La casa austriaca è tornata così ad imporsi alla Dakar, che aveva dominato ininterrottamente fra il 2001 e il 2019. Le scorse due edizioni erano andate alla Honda, con Ricky Brabec (settimo nel 2022) e Kevin Benavides (lontano dai primi, ma con una vittoria, due secondi e un terzo posto parziali). Il debuttante Danilo Petrucci, anche lui in sella alla Ktm, ha fatto sognare l'Italia conquistando la quinta tappa diventando il primo centauro a vincere in Moto Gp e alla Dakar. Peccato per un altro esordiente Paolo Lucci che con l'Husqvarna del Solarys Racing è stato anche ventiseiesimo della generale, fino ai problemi in cui è incappato nell'ottava frazione che hanno poi condotto al successivo ritiro. Giovanni Gritti con la Honda dell'Rs Moto Racing Team è l'italiano che ha finito più in alto nella generale (45°).
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