MILANO - In occasione della Settimana milanese del Design il Mudec, il Museo delle Culture, apre all'auto. Nella fattispecie, all'auto coreana. La SsangYong ha infatti...
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L'evento inserito nel ricco calendario del Fuorisalone è il frutto di una collaborazione tra SsangYong e Spd, la Scuola politecnica di Design di Milano, sfociata nell'organizzazione di un premio, il «Tivoli design takeover», al quale hanno presentato le loro opere 23 studenti – provenienti da vari Paesi – iscritti al master in Transportation and Car Design dell'istituto milanese.
Le opere vincenti, il progetto Phoenix di Mika Karjalainen e Mikael Serjala e il progetto Duotone di secondo classificato di Lukasz Wojkowski e Damian Wolinski, hanno decorato in wrapping due Tivoli esposte al Mudec prima di essere avviate alla produzione di serie. Ai loro autori vanno le borse di studio finanziate da SsangYong Motor Italia, mentre le loro «creature» sono destinate ad arricchire ulteriormente una gamma Tivoli già molto articolata, visto che comprende sette versioni denominate Start, Easy, Go, Be, Be Visual, Be Cool e Be Visual Cool.
Con questo progetto, promosso con il supporto dell'agenzia di comunicazione Kube Libre, la casa coreana si ripromette di stimolare l'attenzione del pubblico giovane e attento all'evoluzione delle tendenze nei confronti del Tivoli, che proprio a questo target si rivolge con i suoi contenuti tecnici e stilistici. Come spiega Mario Verna, direttore generale di SsangYong Italia, «Si tratta di un'iniziativa in linea con la personalità del nostro Suv compatto. L'introduzione di modelli dal design accattivante ed eclettico offre un importante contributo all'affermazione e alla riconoscibilità del marchio».
Da parte sua Michele Leonello, docente della Scuola milanese, si è detto «sorpreso per la ricchezza e l'attualità delle ispirazioni al mondo della grafica, del digitale, dell'active wear dimostrate dagli studenti. Per un giovane car designer veder realizzato e toccare con mano il risultato del proprio lavoro su un modello rivolto ai coetanei è un’esperienza senz’altro entusiasmante».
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Il Gazzettino