OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
City car o Suv ma in versione ristretta, Dacia Spring Extreme 65 strizza l’occhio alle crossover cittadine. Le forme sono quelle di un Suv ma le proporzioni sono quelle di un’auto adatta alla città, perché la piccola elettrica di casa Dacia è alta da terra, vanta passaruota larghi, fiancate robuste e protezioni sottoporta. Il tutto, grazie all’allestimento Extreme, che la accomuna alle ‘sorellè della gamma Dacia e che è il protagonista della nostra prova, questa volta alle prese con spostamenti a corto raggio, per lo più in città (perfetta per gli acquisti natalizi nell’area C milanese) e negli immediati dintorni. Meglio, per la piccola Spring, sgusciare nel traffico urbano, piuttosto che soffrire in tangenziale o in autostrada. Caratteristica principale della Spring, anche nel nuovo allestimento, restano le dimensioni contenute (così come il prezzo di 23300 euro) con i suoi 373 centimetri di lunghezza. In proporzione, tuttavia, lo spazio non manca e l’abitacolo è omologato per quattro e i due passeggeri seduti dietro, anche se alti, possono stare seduti in modo piuttosto comodo, con l’unica pecca della schienale troppo rigido e poco inclinato.
Anche il vano bagagli è ampio, considerata la categoria di auto, con i suoi 270 litri, che diventano 620 (misurati a filo della base dei finestrini) quando si reclina il divano posteriore (che è un pezzo unico).
Il parcheggio non è praticamente mai un problema, anche nei giorni precedenti il Natale con il centro città preso d’assalto per i regali dell’ultim’ora, così come non lo è mai l’accesso alle zone a traffico limitato per i veicoli inquinanti. Un particolare importante da segnarsi prima di spegnere l’auto e scaricare pacchi e pacchetti: il selettore del cambio non ha la funzione P (che sta per parcheggio). Questo significa che prima di spegnere la piccola Spring sarà necessario andare in N e non dimenticare mai, ma proprio mai, di tirare il freno a mano.
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino