Audi entra in F1, l'annuncio ufficiale al GP Spa. Sarà l'unico motore made in Germany

Per il costruttore tedesco si apre un capitolo importantissimo della sua ricca e vincente storia sportiva che l'ha vista protagonista per tanti anni nei rally

A Spa è arrivato l'annuncio ufficiale: dal 2026 l'Audi entrerà in F1 realizzando una propria power unit
Come anticipato nei giorni scorsi, sul circuito di Spa, sede del Gran Premio del Belgio che si corre questo fine settimana, l'Audi (parte del Gruppo Volkswagen) ha...

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Come anticipato nei giorni scorsi, sul circuito di Spa, sede del Gran Premio del Belgio che si corre questo fine settimana, l'Audi (parte del Gruppo Volkswagen) ha ufficializzato il suo ingresso in Formula 1 dal 2026, costruendo una power unit secondo i dettami dei futuri regolamenti tecnici e legandosi al team Sauber. Anche se questa unione con la squadra svizzera per ora non è stata ufficialmente menzionata. Per il costruttore tedesco si apre un capitolo importantissimo della sua ricca e vincente storia sportiva che l'ha vista protagonista per tanti anni nei rally, nei campionati Turismo, nel DTM, nella Formula E, nell'Endurance.

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A Spa oggi erano presenti l'amministratore delegato Markus Duesmann, che quando era in BMW aveva seguito il programma F1 proprio con la Sauber, Oliver Hoffmann del consiglio di amministrazione, il presidente FIA, Mohammed ben Sulayem, e ovviamente di Stefano Domenicali. L'attuale boss del Circus, lasciata la Ferrari nel 2014, ha lavorato in Audi per circa due anni come capo dei progetti speciali, prima di passare in Lamborghini. E proprio Domenicali ha dichiarato: "Questo è un grande momento per il nostro sport, che evidenzia l'enorme forza di una piattaforma in continua crescita. Si tratta inoltre di un notevole riconoscimento per la nostra scelta di adottare motori ibridi alimentati in modo totalmente sostenibile". Come per la "cugina" Porsche (anch'essa del Gruppo Volkswagen), che si unirà a Red Bull, sono stati decisivi i nuovi regolamenti, che vedranno le power unit erogare una maggiore potenza elettrica dalla parte ibrida, fino a circa 500 cavalli pur senza la MGU-H, e l'utilizzo di carburanti sintetici e sostenibili. Si trattava di condizioni imprescindibili per attirare il gruppo Volkswagen.

"Il motorsport è parte integrante del DNA di Audi", ha spiegato Duesmann. "La F1 sarà una vetrina globale per il nostro brand e allo stesso tempo un laboratorio ad alto livello. Unire alte prestazioni e la competizione è sempre stato un volano per l'innovazione e il trasferimento tecnologico nel nostro settore. Con le nuove regole, è venuto il momento giusto per il nostro coinvolgimento, del resto, Audi e Formula 1 perseguono chiari obiettivi di sostenibilità". La power unit nascerà nel reparto corse Neuburg, sotto la direzione di Adam Baker, e in Audi hanno tenuto a sottolineare che "ci sarà il primo propulsore F1 costruito direttamente Germania dopo oltre un decennio". Il riferimento va proprio alla BMW, uscita dal Mondiale a fine 2009, mentre la Mercedes da sempre ha il proprio reparto motori in Gran Bretagna, a Brixworth, in quella che era un tempo la sede della Ilmor. A Neuburg sono già presenti i banchi prova e si stanno aumentando staff e risorse dedicate per la piena operatività già dalla fine del 2022: da lì, ci saranno circa tre anni prima del debutto in pista.



Nella conferenza stampa odierna, non si sono ancora fatti riferimenti al team con cui collaborerà Audi, ma è ormai sicuro il matrimonio con la Sauber, rilevando un'ampia quota di maggioranza (si parla del 75%). La compagine svizzera, attualmente al via a nome Alfa Romeo, continuerà ad occuparsi della parte telaistica. Sauber è stata scelta dopo i tentativi falliti con la McLaren, che ha rifiutato di vendere, e i contatti più o meno approfonditi con Williams e Aston Martin, con il vantaggio di una maggiore vicinanza geografica e culturale, oltre ad una galleria del vento all'avanguardia. Con l'occasione, Audi ha confermato definitivamente la cancellazione del programma LMDh, che dal 2023 l'avrebbe vista tornare nell'endurance e alla 24 Ore Le Mans, un sacrifico indispensabile per liberare ulteriori risorse da spendere in F1. Andrà invece avanti il progetto Dakar, con l'obiettivo di vincere la prossima edizione, assieme a quelli per i clienti nelle classi GT3 e TCR. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino