Sicurezza Stradale, più controlli e casco su monopattini. Giro di vite per chi guida ubriaco o drogato

Il governo studia l'ipotesi di rendere obbligatorie targhe e casco per i monopattini
Controlli rafforzati la notte, giro di vite per chi provoca incidenti sotto l’effetto di alcol e droga, prevenzione nelle scuole e l’ipotesi di rendere obbligatorie...

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Controlli rafforzati la notte, giro di vite per chi provoca incidenti sotto l’effetto di alcol e droga, prevenzione nelle scuole e l’ipotesi di rendere obbligatorie targhe e casco per i monopattini. Il governo prova a mettere un argine alla strage sulle strade, dopo i tanti eventi drammatici che nelle ultime settimane hanno coinvolto soprattutto ragazzi giovanissimi. Nei giorni scorsi il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini si era spinto a ipotizzare la revoca della patente a vita perché chi guida «ubriaco marcio o drogato è un potenziale assassino». E potrebbe essere questo uno dei prossimi interventi sul tavolo. In un primo incontro con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, quello dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, e con il capo della Polizia Lamberto Giannini, è stato preso un primo impegno comune sul tema della sicurezza stradale e fissata una road map: a gennaio verrà convocato un tavolo con i tecnici, allargato anche al ministero della Giustizia, per stilare le proposte normative e regolamentari. Intanto è già stato deciso un incremento dei controlli, per gli spostamenti durante le feste di fine anno e anche nelle fasce notturne.

Al Viminale, viene spiegato, c’è massima attenzione sul tema. È di notte infatti che sono avvenute le ultime tragedie, come quella di Francesco Valdiserri, 18 anni, travolto ucciso da un’auto su un marciapiedi a Roma, e di Mirian Ciobanu, la studentessa di 22 anni falciata in strada da un’auto nel Trevigiano. Lo scorso fine settimana, l’Osservatorio dell’Asaps (l’Associazione amici e sostenitori della polizia stradale) ha registrato 4 incidenti gravi di notte, con 6 feriti e 6 vittime, da giugno sono stati invece 734 i morti sulle strade nei weekend. Tra loro due ragazzi di 18 anni che in motorino a Roma all’alba di sabato si sono scontrati con un camion-frigo. La strada fa in media 8 vittime al giorno. I dati Aci-Istat del primo semestre di quest’anno segnano un netto aumento degli incidenti e delle vittime: dopo il crollo nel periodo acuto del Covid, in sei mesi ci sono stati 81.437 incidenti gravi con 1.450 morti (il 15% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno prima) e quasi 110mila feriti (il 25,7% in più).

Si profila allora un nuovo intervento per modificare il Codice della strada e anche le scuole saranno maggiormente coinvolte in progetti di educazione: è allo studio la possibilità di attribuire crediti scolastici legati ad attività di informazione e prevenzione. Sotto la lente, nell’incontro al ministero dei Trasporti, il funzionamento della patente a punti, ed è stato fatto anche un focus sulla tutela dei ciclisti. Sono 220 quelli che hanno perso la vita nel 2021. E c’è poi sul tavolo l’idea di rendere obbligatorie targhe e casco per i monopattini. Proposta quest’ultima che fa storcere il naso alle imprese. L’associazione di categoria Assosharing è disponibile a introdurre l’obbligo della targa, ma «per quanto riguarda l’obbligo di casco per i maggiorenni, la misura renderebbe l’Italia un’anomalia su scala europea», propone invece di inasprire le sanzioni per chi trucca i mezzi per aumentarne la velocità.

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Il Gazzettino