Sicurezza, Todt: «Ancora troppi morti sulle strade, servono infrastrutture e educazione dei giovani»

Jean Todt delegato Onu per la sicurezza stradale
ROMA - «Roma sta registrando una preoccupante crescita di morti» su strada a causa degli incidenti «negli ultimi 3 anni siamo passati dai 140 morti del 2013 ai...

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ROMA - «Roma sta registrando una preoccupante crescita di morti» su strada a causa degli incidenti «negli ultimi 3 anni siamo passati dai 140 morti del 2013 ai 154 del 2014, ai 173 del 2015. 2,5 milioni di persone ogni anno perdono la vita in un incidente stradale, la morte su strada è tra le prime dieci cause di morte nel mondo, 50 milioni sono i feriti. Gli incidenti stradali sono la principale causa di morte a livello globale per i giovani, per le persone tra i 15 e i 29 anni. Sono numeri impressionanti e inaccettabili. 3.400 persone muoiono in Italia ogni anno su strada e circa 250mila risultano ferite. Nel 2015 per la prima volta dal 2001 il numero delle vittime è cresciuto del + 1,1%».


Questo il quadro tracciato da Jean Todt delegato Onu per la sicurezza stradale in aula Giulio Cesare dove è stato audito in occasione della seduta straordinaria dell’assemblea capitolina dedicata al tema. «In Italia più che una questione di numeri è una questione di infrastrutture e veicoli più sicuri. A differenza di altre malattie, il vaccino ce l’abbiamo: sicurezza, infrastrutture, educazione dei giovani, assistenza dopo gli incidenti. Ognuno deve fare la sua parte - ha aggiunto Jean Todt - Dall’8 al 14 maggio l’Onu ha indetto la settimana mondiale della sicurezza stradale. È un’occasione per far capire che promuovere l’attenzione alla velocità stradale serve a costruire città più sicure e sostenibili».
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Il Gazzettino