Self-driving car, Ford sperimenta le reazioni dei passanti grazie ad un conducente travestito da sedile

L'azienda si ispira a Kitt e manda in giro per la Virginia l'auto "truccata"
Mettiamo il caso che state attraversando la strada e che un’auto riesca ad evitarvi per un soffio: quale potrebbe essere la reazione, dopo la paura? Probabilmente qualche...

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Mettiamo il caso che state attraversando la strada e che un’auto riesca ad evitarvi per un soffio: quale potrebbe essere la reazione, dopo la paura? Probabilmente qualche parolina contro il conducente. E se invece il sedile del guidatore è vuoto? Probabilmente qui da noi resteremmo spiazzati. Oltreoceano, invece, pare si stiano abituando alle auto a guida autonoma al punto che, alzando il capo e non trovando nessuno con lo sterzo tra le mani, si resta quasi impassibili. Ford, che si è preposta l’obiettivo di lanciare la sua per il 2021 (scegliendo di saltare “passaggi intermedi” come auto semi-autonome), non dispone di nessun tipo di self-driving car e questo le permette di portare avanti esperimenti del genere, seri nell’indagine ma incredibilmente divertenti.


Per testare le reazioni di passanti e automobilisti davanti alle auto del futuro, Ford e Virginia Tech Transportation Institute hanno messo a punto un piano che non può non far pensare a Kitt, l’auto protagonista di "Supercar", serie cult andata in onda negli anni Ottanta. All’epoca, realizzare una vettura telecomandata significava costi elevatissimi oltre a rischi imprevedibili. Così, la troupe ricorse ad uno stratagemma (e basta zoomare le scene del telefilm per accorgersene): il pilota c’è ma non si vede perché è travestito in modo da camuffarsi con la tappezzeria. Ebbene, Ford ha adottato lo stesso trucco mandando in giro per le strade di Arlington la macchina-camouflage: i conducenti sono stati abituati a guidare con le mani molto in basso per nascondere il più possibile le braccia. Onde evitare troppi movimenti, poi, per gli indicatori di direzione sono stati sistemati ad hoc alcuni comandi. Il copricapo “poggiatesta” che lascia scoperti solo gli occhi e il look da sedile hanno fatto il resto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino