BARCELLONA - Nel corso della manifestazione Smart City Expo a Barcellona, i padroni di Casa, ovvero Seat, hanno esposto al pubblico la Concept Car Leon Cristobal. Un laboratorio...
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La concept spagnola vanta ben 19 “skills” (abilità). In un modo o in un altro, è la sicurezza l’elemento condiviso da ogni singola applicazione. Per quanto alcune non rappresentino una novità in senso assoluto, è pur vero che non sono nemmeno così diffuse nel panorama automobilistico attuale. Così l’etilometro che impedisce di avviare il motore, fa decisamente meno notizia della possibilità di avere a disposizione uno spettro di risposte in funzione della persona che vi chiama o messaggia. Però la Concept Seat fa un passo avanti. Perché suggerisce al potenziale guidatore di chiamare un taxi oppure il proprietario dell’auto (vedi il caso di un genitore che lascia la vettura al figlio).
Quanto invece al secondo esempio preso in esame, la soluzione, oltre a limitare le distrazioni al volante, crea un “precedente” per il sistema di supporto dell’auto. Cosa significa? Che la Leon Cristobal è in grado di apprendere il vostro modo di operare. Così se una risposta ad un determinato contatto sarà indicativamente la stessa ogni volta, diverrà la prima tra quelle proposte.
Da remoto è possibile controllare la posizione di Cristobal, inserendo degli alert nel caso l’auto sia uscita dalla zona in cui era stata virtualmente confinata a muoversi. Lo stesso dicasi per la velocità. Superato un certo limite prestabilito, l’alert arriva allo smartphone del titolare della vettura. Altro esempio di come la Leon Cristobal sia particolarmente attenta al rapporto genitori figli. Così in Modalità Angelo custode, vengono attivati tutti i 15 sistemi di sicurezza attiva e passiva presenti nel veicolo.
Originale e utile la retrocamera che sostituisce lo specchietto retrovisore. Quando viene attivata lo specchio diventa display e viceversa, consentendo di eliminare eventuali angoli morti dalla visuale. Cose apparentemente semplici, ma pratiche e potenzialmente fruibili nel breve.
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Il Gazzettino